di Luciana interlenghi
A poco più di un mese dalla brutta caduta che l’ ha costretto all’ immobilità, don Lauro Cingolani, il decano dei sacerdoti recanatesi, torna a sorridere.
Dopo essere stato ricoverato a Villa Pini di Civitanova, dove gli hanno curato le importanti lesioni riportate al costato e alla testa, attualmente è ospitato presso il centro R.S.A. di Recanati, per un periodo di riabilitazione.
Sono andata a trovare l’ amico don Lauro con un po’ di incertezza e con il timore di dover verificare il suo stato di salute non proprio al top. Monsignore invece, continua a smentirmi e a sorprendermi.
Il Nostro, novantatre anni il prossimo tre settembre, mi accoglie sorridente e piacevole come sempre.
Un po’ più magro il suo viso, un po’ più lunghi i suoi capelli, ma con occhi vispi mi osserva, come a dirmi: “Sono qua, ci sono!”.
Insieme ricordiamo la giornata che precedette l’ incidente, durante la quale visitò la città di Bolsena.
Mi racconta del miracolo eucaristico del corporale insanguinato, avvenuto nella cattedrale del centro medioevale e da cui ebbe origine la festa del Corpus Domini.
Mi racconta di quella giornata trascorsa felicemente ed anche di quella precedente, in cui aveva ricevuto l’attestato di cittadino benemerito della città di Recanati. Una bella cerimonia svoltasi all’ aula magna del municipio per un momento di festa da conservare.
“La croce vince sulla festa” mi dice, sempre sorridendo “Così avrò qualcosa da offrire al Signore…altrimenti cosa?”.
Don Lauro Cingolani, sacerdote da settant’ anni, avrebbe celebrato Messa il 28 giugno scorso, ricordandone un’altra ormai lontana, la sua prima del giugno del 1942.
“Sono sacerdote, felice, da settanta anni, posso solo dire: “Deo Gratia et Mariae! e ripetere ancora: “Semper Deo Gratias et Mariae!”
Io, che a quella fanciulla di nome Maria e che don Lauro esalta, sono vicina con i miei problemi di donna, mi unisco alla sua preghiera.
Il don mi mette di buon’umore, il suo sorriso è contagioso.
Con un amico così non ci si annoierebbe di certo, neanche nel mondo azzurro dell’ altrove che comunque, per ora, può attendere, perché con don Lauro Cingolani si parla di futuro e di ricordare alla grande il suo ormai prossimo compleanno.
Vorrà dire che saremo intorno a lui noi recanatesi che gli vogliamo bene, tutti intorno a lui, per aiutarlo a spegnere le 93 candeline …e sarà festa…