Avevano 95 e 18 alias le due nomadi arrestate per furti

Le due nomadi fermate ieri pomeriggio a Porto Recanati, dai Carabinieri, avevano un trascorso denso di identificazioni, controlli e denunce per reati contro il patrimonio. Il sistema AFIS, installato presso gli uffici del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitanova, ha riscontrato per entrambe una serie innumerevoli di alias, sotto i quali erano stati commessi reati in ogni parte d’Italia. La più giovane delle due, appena 21enne, era stata già identificata con 95 identità diverse. Da Brescia a Roma, in decine e decine di località del centro nord italia, aveva prodotto sempre nomi e cognomi differenti alle forze di polizia operanti. 18 alias figuravano invece a carico dell’altra donna, 24enne anche lei nomade di origine croata. Ultimamente domiciliate in un campo nomadi della capitale ma ieri erano a Porto Recanati. Evidentemente in transito, poiché non risultano accampate in zona.

Ieri erano state colte nell’abitazione di una porto recanatese. L’abbaiare di un cane ha fatto accorgere della loro presenza ed avvisare i carabinieri della locale stazione, subito intervenuti. Sono state arrestate per tentato furto in abitazione in concorso. Stamane, presso le aule di giustizia del Tribunale di Macerata, è stato celebrato il rito direttissimo con la relativa convalida degli arresti.

Continueranno, anche nei prossimi giorni, i servizi coordinati sulla costa maceratese da parte dei carabinieri per contenere e reprimere il fenomeno dei furti. L’intensificarsi della vigilanza di questi giorni ha già consentito di trarre in arresto in flagranza tre persone e denunciarne altre quattro.


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