La sicurezza al Museo di Villa Colloredo Mels

Le preziose opere esposte a Villa Colloredo Mels sono protette?

Parliamo di numerosi reperti archeologici, opere pittoriche e sculture di vari artisti, come quelle di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, e le quattro opere di Lorenzo Lotto, tra cui la famosa “Annunciazione” e, non ultima, la presunta opera attribuita al Van Gogh, il “Fienile Protestante”.

L’interrogativo giunge da una turista recanatese che, nel giorno della vigilia di ferragosto, si è recata al museo trovandosi a percorrere le sue numerose stanze insieme ad altri visitatori, per lo più villeggianti in vacanza al mare che sono saliti sul colle spinti dal tempo incerto. La turista ha fatto recapitare alcune sue osservazioni allo sportello del cittadino di via Cavour, un servizio garantito da molti mesi dalla civica Fit (famiglia identità territorio). Ciò che ha lasciato perplessa la nostra turista è che all’interno del Museo tutte queste opere sono  facilmente avvicinabili dai visitatori e, al limite, anche asportabili dalle pareti.

“Manca, infatti, un sistema di allarme o di protezione o di videosorveglianza, si legge nella nota,  presente  in ogni museo che si rispetti. Non vi è nemmeno chi guida o segue  o controlla i turisti durante il percorso. Esiste solo un sistema di allarme notturno che entra in funzione quando il museo è chiuso e che avverte della presenza di persone nelle stanze. Poiché mancano sensori alle pareti, ove sono appesi i quadri, e non c’è nemmeno personale di vigilanza in ogni stanza, chiunque potrebbe avvicinarsi indisturbato e danneggiare i dipinti o le sculture.

Le uniche cose ad essere protette sono i reperti archeologici in quanto racchiusi in bacheche di vetro. E non dimentichiamo che il Museo, oltre ai dipinti del Lotto, ospita il “famoso” Van Gogh, definito l’ultimo dipinto di questo artista famosissimo in tutto il mondo. Non c’è nemmeno una telecamera a proteggerlo. Fin qui la segnalazione preoccupata della turista recanatese.

Ma cosa dice, Antonio Perticarini, direttore del museo? “Nessun museo ha sistemi di allarmi particolari. Da noi il controllo avviene da parte del personale che è presente in tutte le stanze. Sarebbe impossibile proteggere ogni opera con barriere in vetro perché impedirebbe, per riflesso, di ammirare l’opera esposta in tutti i suoi particolari.”

 

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