Lettera aperta al sindaco di Recanati Francesco Fiordomo
Finalmente, dopo svariate richieste di ottenere udienza in un approccio di ragionevolezza e collaborazione, ma anche di onestà sincerità e al di fuori di ogni ipocrisia con un unico obiettivo da perseguire – non i soliti interessi economici e personali ma solo il benessere dei cani – mercoled’ 19 settembre scorso lei, sindaco, ci ha accontentato, accordandoci un incontro (che per noi non è stato pienamente soddisfacente, ecco il perchè di questa lettera aperta) per ottenere risposte e spiegazioni in merito ad alcuni fatti accaduti presso la struttura del canile comunale di Montefiore gestito dall’associazione Amuba, che però inspiegabilmente e incredibilmente ha declinato l’ invito senza dare spiegazione alcuna.Ci chiediamo il perchè di tale comportamento.
Nemmeno il servizio veterinario era presente perchè, a detta di lei, Sindaco, non sarebbe stato interessato ai temi trattati. Ci chiediamo come sia possibile che il servizio veterinario dell’Asur possa essere messo da parte perchè non interessato quando si parla di un canile!
Si è capito benissimo invece che la gestione AMUBA va incontro ad una impellente necessità di contenere i costi: si presume risparmi anche su chi scrive gli articoli, dato che gli stessi errori sono stati commessi sia da lei, Sindaco, che dall’Amuba: la nostra Associazione si chiama, infatti, Fratello Cane, non Amico Fratello Cane come invece scrivete e dovreste saperlo entrambi molto bene, dato che l’associazione (Fratello Cane) ha collaborato svariate volte all’interno del canile anche durante la gestione Amuba: soprattutto nelle cure e terapie dei cani malati, sia anziani che giovani, ma anche nella promozione e sviluppo delle adozioni, tramite sensibilizzazione, informazione ai cittadini e volantinaggio sul territorio dei cani adottabili e quindi nella realizzazione della maggior parte delle adozioni portate a termine.
Al contrario, l’Amuba, con il consenso del comune, ha pensato bene di eliminare l’orario pomeridiano di apertura al pubblico che naturalmente risultava essere molto importante per le adozioni (chi ad esempio lavora solo al mattino avrebbe avuto la possibilità di recarsi nel pomeriggio al canile per adottare un cane). Chiediamo ancora una volta per quale motivo sia stata presa, e accettata dall’amministrazione, una simile decisione tanto assurda quanto controproducente e avversa alla promozione e alla realizzazione delle adozioni oltre che al comune buon senso.
Ultimamente l’associazione Fratello Cane ha anche donato 28 cucce al canile per un totale di € 1.900 (grazie ad una donazione di una cittadina sensibile) poiché purtroppo (le cucce) mancavano e in più l’AMUBA, il gestore, non ha mai utilizzato l’impianto di riscaldamento esistente in struttura (lampade a raggi infrarossi all’interno della zona note) durante i mesi invernali (nemmeno durante il freddo e gelo ) per abbattere i costi di gestione. L’inverno scorso, infatti, soprattutto a febbraio durante la nevicata storica, la maggior parte dei cani erano senza cuccia e al ghiaccio. Si sbaglia sindaco, quindi, quando scrive che l’approccio di ragionevolezza e collaborazione non c’è mai stato!
Purtroppo, invece, la triste storia del cane Rino, nonostante varie segnalazioni e appelli, continua: ora il cane è
sparito: nessuno sa dove si trovi e quali siano le sue reali condizioni di detenzione e salute! Nonostante tutto sia l’Amuba che lei, Sindaco, vi ostinate ad affermare che il cane Rino “gode di ottima salute. E’ solo un cane molto anziano”. Lei lo ha ripetuto più volte, anche durante una trasmissione di tv Centro Marche; tuttavia ha anche ammesso di non avere mai visto di persona il cane in questione! Saremmo tutti molto felici se questo fatto fosse vero! Sarebbe stato utile, in questo caso, aver visto vicino all’articolo, una foto di Rino che attestasse il suo ottimo stato di salute. Rino è molto anziano, è vero, ma che i cani anziani debbano essere lasciati in quello stato, con quelle ferite sul dorso, lasciati al sole ed alle intemperie dopo essere stati adottati per giunta da una volontaria, non è accettabile! Almeno facciamolo morire con dignità!
Per quanto riguarda i verbali della forestale corpo speciale NIRDA , avvenuti in data 19 aprile 2012, nel momento dell’ispezione il cane in questione Rino non era neanche presente in struttura perchè adottato da una signora che poi, quando ha visto che le condizioni di salute del cane peggioravano, dopo ben sei mesi, ha pensato bene di riportarlo in struttura, dove è stato riaccolto.
Ci chiediamo come sia possibile che persone che tengono i cani in queste condizioni possano far parte di un’ associazione animalista, dato che il povero cane Rino se lo sono passato da un’addetta all’altra facendolo riempire nel frattempo di larve di mosche e di escoriazioni sul dorso. Solo successivamente Rino è stato adottato da un’altra operatrice.
Ci chiediamo perchè non sono stati fatti seri e competenti controlli pre e post affido come previsto anche dal regolamento del canile. Ci chiediamo come sia possibile che, con il beneplacido suo, Sindaco, cani malati, sia giovani che anziani, bisognosi di cure e terapie anche costose vengano spesso adottati da addetti Amuba (che ricordiamo ha denunciato la presenza nel bando di partecipazione del 2010 di ben 23 volontari e di un direttore sanitario!) e portati in luoghi assai peggiori del canile a finire i loro giorni lontano da tutto e da tutti: dai visitatori, dalle cure dei volontari di altre associazioni, dalle cure del direttore sanitario che invece avrebbe l’obbligo di effettuare….Ci chiediamo infine e soprattutto dove si trovi ora il povero cane Rino e quali siano le sue reali condizioni di detenzione e salute.
Il canile inoltre è stato chiuso, per ben sei giorni, da sabato 08 a giovedì 13 settembre per disinfezione: c’era un cartello di carta da blocco ben poco professionale sul cancello (le date sono state aggiunte domenica mattina 9 settembre) senza un’autorizzazione sanitaria, senza che il comune sapesse nulla e senza soprattutto che i cittadini fossero informati della chiusura: comportamento che denota scarso rispetto nei confronti dei cittadini che si sarebbero recati al canile in quelle sei giornate!
Abbiamo notato quel sabato mattina che a molta gente, arrivata al cancello, è stato proibito di entrare! Ci chiediamo come può essere che una disinfezione possa realizzarsi in quei tempi così lunghi, con quelle modalità per lo meno inspiegabili e con tutti i cani all’interno dei box! Sono stati chiamati anche i carabinieri di Montefano che hanno constatato l’esistenza del cartello e sono entrati all’interno della struttura ….
A tutte queste e ad altre osservazioni e richieste di spiegazioni lei, Sindaco, ci ha risposto dapprima “sbattendoci in faccia” la possibile futura gestione del canile tra sette anni, quando scadrà il contratto con l’Amuba e quando però, verosimilmente, lei non sarà più nemmeno sindaco di Recanati….
Dobbiamo pensare che l’Amuba sia in gravissime difficoltà, dato che non sono stati rispettati nessuno dei punti del bando come ad esempio: la ristrutturazione, l’ampliamento a 200 cani (dopo un anno di gestione siete stati costretti a dire che non si poteva più fare per l’articolo 1 bis Legge Regionale 10/97), il funzionamento del depuratore (se il depuratore funziona, perché le feci vengono messe nei sacchetti di plastica e non vanno giù per gli scarichi fognari del canile?), l’esistenza del direttore sanitario (che da mesi si è dimesso e a tutto oggi non sembra essercene un altro)…. Ultimamente anche il responsabile di struttura si è dimesso e nessuno dei tre operatori dice di esserlo diventato……Insomma una baraonda, un continuo rimpallo di responsabilità ed una totale assenza di trasparenza.
Malgrado l’avessimo richiesto più volte, lei, sindaco, unitamente al dirigente Foglia (unici presenti alla riunione, oltre al signor Marchesini) si è rifiutato di verbalizzare ciò che veniva detto durante l’incontro. Poi, alla fine della discussione, ci avete, per la seconda volta, alquanto sorpreso improvvisando, in maniera molto irrispettosa, per niente professionale e alquanto frettolosa (pretendendo una risposta immediata) l’offerta della gestione del canile da subito. L’Amuba verrebbe, da lei sindaco, estromessa dal contratto di gestione novennale!
Le associazioni in oggetto si riservano di riflettere seriamente sulla proposta che è giunta inattesa e alquanto improvvisata. Ci chiediamo chi sia stato il responsabile di tante brutte storie accadute agli animali in questi due anni e più…… e come mai, pur godendo di così bassa stima (pare) presso di lei, ci è stata fatta una proposta simile……. Cosi poco valore hanno le vite dei cani e i soldi spesi dai cittadini recanatesi? Ricordiamo che nella tariffa giornaliera per cane era anche compresa la quota di ristrutturazione del canile e anche l’anticipo dato dall’amministrazione all’ Amuba per l’ inizio lavori, mai realizzati finora.
Per l’associazione Fratello Cane Onlus
Sandra Trovellesi e Michela Fornari
Per l’associazione Amici Animali Onlus
Patrizia Lorenzetti
Recanati, 27 settembre 2012