PORTO RECANATI. Comunicato stampa della Lega Nord. Ci abbiamo provato, ce lo siamo imposti, ma veramente resta impossibile rimanere sorpresi dalla mareggiata che ha flagellato la costa porto recanatese nella notte di halloween.
Con regolarità annuale, le mareggiate più o meno intense si abbattono sul nostro litorale, con particolare intensificarsi dell’attività di erosione costiera specialmente dal 2006.
Niente di nuovo, sia sul piano mareggiate, tanto più sul piano promesse e sul piano “sciacallaggio” di chi vuole fare della mareggiata il primo punto della campagna elettorale. A meno di 2 anni dalle elezioni, solo gli appassionati di politica che essendo tali non hanno confidenza con le strategie partitiche finalizzate al potere , si lascerebbero scappare un’occasione così ghiotta.
Un exploit di articoli su articoli, foto artistiche ai rottami dei balneari per poter pompare quanto più possibile la loro lotta, di portavoce o rappresentanti che dopo anni di “quiescenza” si riscoprono capi rivoluzionari a tutela di una spiaggia, nella zona sud di Porto Recanati, che già non esiste più.
A questo punto vien da chiederci se noi di Lega Nord, che a ferragosto del 2011 con oltre 30 gradi di temperatura e con mare forza sottozero, eravamo stati dei veggenti o dei pazzi. Chissà.
Dopo ripetuti interventi in Regione, ai quali con nostro grande rammarico abbiamo dovuto constatare la frequente assenza di chi avrebbe dovuto in realtà occupare i posti in prima fila, di Consigli Comunali con interventi mirati ad ottenere risposte concrete sui piani Regionali in direzione di difesa della costa, ci si ritrova oggi con mucchio di articoli di giornali pieni di incontri con personaggi illustri, da Clini a Piscitelli, passando per l’ing. Marzialetti e l’europarlamentare Sturria. E camion di sabbia, il cosiddetto “ripascimento”, un autentico fiume di denaro buttato in mare, di cui a più ripetute il mare ha dimostrato di prendersene beffa.
Niente di nuovo insomma, dal futuro possiamo solo che aspettarci promesse che non potranno essere mantenute, passeggiate di personaggi istituzionali con abiti da lavoro, devastazioni e purtroppo solo sporadica partecipazione alle iniziative da parte di chi dovrebbe simbolicamente abbracciare forconi e fucili.
La Lega Nord esprime vicinanza agli operatori colpiti, fiduciosa nell’interminabile forza di volontà dei titolari delle strutture, ma soprattutto (speriamo) in una presa di coscienza da parte di “quelli che contano” che la spiaggia non rappresenta solo lettino/ombrellone/sdraio, ma il volano per il resto delle attività commerciali del Paese.