scivolo sul parquet del Palazzetto dello Sport

RECANATI. A distanza di sette giorni ritorna di nuovo prepotentemente alla ribalta lo stato del parquet del Palazzetto dello Sport di Recanati, protagonista domenica pomeriggio di un’altra giornata tragica per lo stato di equilibrio dei giocatori, finiti spesso a terra a causa proprio del campo reso viscido dall’umidità tant’è che gli arbitri, di comune accordo con i rispettivi capitani delle due squadre di promozione  (l’Acli San Domenico Recanati e il Pollenza),  hanno deciso di rinviare la gara ad altra data. C

ome si ricorderà, neanche una settimana fa esplose in maniera clamorosa il caso della “Lui Porte”, la squadra di basket Recanati che milita nel campionato Dnc, rimproverata addirittura dalla squadra emiliana di Scandiano di averle teso una specie di trappola lavando, prima dell’incontro, il rettangolo di gioco con acqua e zucchero. Lamentele ingiustificate perché non solo la squadra ospite è uscita, poi, vittoriosa dalla gara ma perché il precario equilibrio dei giocatori non era da imputarsi alla strana miscela usata per le pulizie ma semplicemente alla condensa causata dall’eccessiva umidità. C

iò che è accaduto domenica pomeriggio ne è, quindi, la riprova lampante perché dopo pochi minuti dall’inizio della gara il problema della praticabilità del campo è esploso di nuovo e sempre per lo stesso motivo. L’incontro si è disputato alle 18 con l’impianto di  riscaldamento chiuso vista la temperatura esterna alquanto mite. Circostanza, però, che ha impedito che il terreno di gioco potesse asciugarsi prima dell’inizio dell’incontro presentandosi invece scivoloso e alquanto pericoloso per l’incolumità dei giocatori. Proprio quest’ultimo aspetto ha indotto dirigenti e arbitri a mandar tutti sotto la doccia prima del tempo.

In questo caso, quindi, come per la partita della “Lui Porte” con la squadra di Reggio Emilia di una settimana fa l’acqua e zucchero non c’entrano niente con la viscosità del parquet. L’inconveniente va comunque risolto una volta per tutte perché non è possibile che un autunno particolarmente mite renda impraticabile il Palazzetto dello Sport.

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