Pericolo in centro

Recanati. Luigi Vincenzoni, nipote del tenore Beniamino Gigli, mostra i segni della caduta di martedì scorso avvenuta davanti alla chiesa di San Filippo lungo Corso Persiani.  La causa è, purtroppo, comune a molti altri cittadini che si avventurano ad attraversare il centro storico: la pavimentazione, formata da sanpietrini, che si presenta pericolosamente sconnessa e con paurosi avvallamenti. Vincenzoni, presidente della Civica scuola di musica B.Gigli, è caduto inciampando in una di queste pietre del selciato che sporgeva.  “Fortuna come è andata, ha detto, ho fatto in tempo a mettere le mani avanti prima di fare un salto di due metri. E’ diventata una cosa impossibile camminare in centro, soprattutto per le persone anziane. Molte, aggiunge Vincenzoni, si rifiutano persino di uscire di casa a piedi se devono raggiungere il centro storico. Preferiscono farsi accompagnare con la macchina. Io, ad esempio, sono costretto a non fare più due passi con mia moglie, che è affetta da osteoporosi, perché dovrei trascinarla a peso e per me, che ho superato gli 80 anni, è una cosa impossibile.” Vincenzoni racconta che non è la prima volta che è finito a terra e sempre a causa del pavimento sconnesso. “E’ capitato pure un’altra volta ed ebbi, in quella occasione, la frattura di due costole e la lussazione della spalla. Caddi proprio davanti palazzo Ceccaroni, in via Roma. Adesso, quando posso, passeggio lungo la circonvallazione e come me molte altre persone anche giovani. Poi dicono che il centro storico è un deserto ed andrebbe vitalizzato. Ma mi domando cosa dovrebbe venire a fare la gente al centro di Recanati se è persino difficile camminarci. C’è un silenzio e una decadenza che stringono il cuore.”  Salvatore Pettorino, che ha la moglie in carrozzina, sa lui cosa significa spingerla su una pavimentazione del genere. “Conosco un ragazzo che si muove con la carrozzina elettrica che deve, a volte, ricorrere all’aiuto della madre per fare un tratto di strada o superare le numerose barriere architettoniche. Sono diversi i recanatesi che sono vittime di cadute. L’altro giorno ho incontrato una signora, con un braccio ingessato, perché ha inciampato in una di queste pietre. Non si è neppure mossa contro il Comune per chiedere un risarcimento del danno. Abbiamo troppi cittadini remissivi. Un comportamento che non ci aiuta certo a risolvere il problema.  Se fosse capitato a me gli facevo vedere i sorci verdi.” Ma non tutti sono disposti a chinare la testa e a tenersi in silenzio gli acciacchi o i danni alla propria autovettura causati dalle cattive condizioni della pavimentazione stradale. La giunta ha dovuto adottare diverse delibere per incarichi legali contro altrettante citazioni in Tribunale da parte di cittadini, come quella di Anna Maria G., che ritiene il Comune responsabile della caduta mentre percorreva a piedi Corso Persiani, S.E. che è ricorsa dal giudice per un sinistro avvenuto in via Piacentini, C.Francesca caduta in  zona Squartabue o, ancora,  M.Bruno incidentato nel tratto di strada di cava dei Vasari.

Lascia un commento