La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ha deferito alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Ancona due pubblici funzionari in relazione a un cospicuo danno erariale.
La vicenda ruota intorno alla gestione di un teatro di un Comune della provincia di Ascoli Piceno, rimasto chiuso per lavori di ristrutturazione dal 1991 al 2002, anno, quest’ultimo, di inaugurazione e riapertura.
Tuttavia, per consentire lo svolgimento delle manifestazioni culturali, lo stesso Comune aveva utilizzato un immobile preso in locazione da un soggetto privato per il periodo compreso dall’anno 1993 fino al 2005.
Le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Ascoli Piceno hanno permesso di accertare l’ingiustificato protrarsi del possesso dell’immobile anche dopo la riapertura del teatro comunale.
Più in particolare, l’Amministrazione della cittadina picena, nonostante la sussistenza di valide ragioni, non ha esercitato il diritto di recesso dal contratto – previsto con l’obbligo del preavviso di sei mesi – e ha provveduto alla riconsegna dell’immobile solamente a febbraio 2008, a distanza di tre anni dalla scadenza naturale del negozio giuridico.
Inoltre, a partire dal 2003 – e fino al 2008 – ha sospeso, senza il consenso della controparte, il pagamento dei canoni di affitto.
Il locatore dunque – avendo più volte sollecitato l’adempimento degli obblighi contrattuali – ha adito l’Autorità Giudiziaria civile per il soddisfacimento dei crediti vantati e per la tutela dei propri ulteriori diritti, ottenendo pronunce giudiziarie favorevoli.
Nel complesso, l’ingiusto danno per le casse pubbliche quantificato dalle Fiamme Gialle ammonterebbe a 226.000 euro.