RECANATI. Domenica 9 dicembre alle ore 9.30 il Circolo Acli S.Domenico organizza un incontro-dibattito sul tema “immigrazione-emigrazione” alla luce di una società in continua evoluzione ed ormai globalizzata, non solo dal punto di vista economico e della comunicazione/informazione, ma anche per i flussi migratori che dai paesi in via di sviluppo o da quelli in crisi arrivano periodicamente in Italia. Una società che quindi è chiamata ad aggiornarsi, a rendere più adeguata la propria normativa, ad accogliere quanti portano al loro seguito famiglie e quindi valori, tradizioni, culti religiosi e professionalità diverse.
“Perché questo cambiamento profondo possa essere compreso – dice il presidente del circolo Massimiliano Grufi – è necessario ripercorrere le nostre radici e comprendere fino in fondo come i nostri avi fossero emigranti. Anche gli italiani dunque furono obbligati a lasciare il proprio paese, a cercare una occupazione ed a lottare contro ogni forma di discriminazione sociale, culturale e linguistica. Quello che viene visto come diversità può però diventare un elemento di crescita, economica certo, ma anche sociale ed etica in un periodo in cui la crisi è stringente e ci richiama ad un forte senso di condivisione dei problemi”.
Queste considerazioni hanno spinto il Circolo Acli S.Domenico a promuovere un incontro, insieme al prof. Marco Moroni, da sempre impegnato in seno alle Acli in diversi settori e nelle politiche migratorie in particolare ed al contempo docente universitario di storia dell’economia; all’assessore regionale on. Luca Marconi, con deleghe specifiche all’immigrazione ed emigrazione, che ha saputo incrementare le risorse con specifici progetti, promuovere la proposta di legge regionale sullo ius soli, costruire la Conferenza regionale sull’Immigrazione con diverse realtà della Regione e finanziare la realizzazione del museo dell’Emigrazione a seguito di un bando con aggiudicazione proprio al Comune di Recanati; all’assessore alle culture del Comune di Recanati Dott. Andrea Marinelli che da vicino sta seguendo la realizzazione del museo e svolge un’attività quotidiana per sostenere ogni forma di integrazione tra culture diverse.
“Una domenica – conclude Grufi – che speriamo possa costituire un ulteriore tassello verso una società più solidale”.