Caro Daniele, ancora una volta ho letto una tua intervista sull’ospedale Santa Lucia. Sai che ti stimo come persona e come medico, ma non condivido questo tuo modo di fare, e le continue lamentele sul nostro ospedale. Come medico conosci bene le questioni, e come amministratore devi tenere in considerazione leggi, bilanci e numeri. Perché se non portano i numeri sono problemi. Non è un caso se anche il Presidente del Consiglio ha parlato di rischio collasso per la sanità italiana. Il decreto del Ministro Balduzzi parla chiaro, e la sua applicazione salverà Recanati, dato che è stato già avviato un percorso di riconversione. Riconvertire non significa chiudere, ma cambiare. La medicina è cambiata, le malattie si curano in modo diverso e dobbiamo assistere sempre più anziani. Sappiamo come a Recanati sia assolutamente fondamentale una lungodegenza, dato che la Rsa non riescie ad accogliere tutti i pazienti che ne avrebbero bisogno, ed attualmente sta ospitando pazienti le cui capacità di recupero sono prossime allo zero. Perché parli di depotenziamento? Così appoggi chi parla di chiusura, e fai ulteriormente diminuire (e senza alcun motivo), la fiducia delle persone nella nostra struttura. Perché rendere questo cattivo servizio al nostro ospedale? Al contrario, dovremmo valorizzare quello che funziona, come ad esempio la dialisi, la chirurgia a ciclo breve, che quest’anno ha fatto 3000 interventi, la stessa medicina con la lungodegenza e la radiologia, dove due nostri colleghi stanno lavorando assiduamente per garantire il servizio. I problemi certamente non mancano ma si affrontano negli incontri e con proposte concrete, tenendo in considerazione che non possiamo chiedere la luna, ma possiamo e dobbiamo pretendere ciò che è possibile ed è giusto, perché questa situazione deriva proprio dagli sprechi del passato e dalle mancate scelte. L’ospedale non chiude, questo sia chiaro. I recanatesi possono e devono fidarsi dell’ospedale Santa Lucia. Noi medici di famiglia dobbiamo collaborare ed indirizzare i pazienti verso il nostro ospedale. Il Sindaco ha fatto bene ad organizzare riunioni ed incontri per ragionare insieme. Tu non c’eri, a nessuno di questi incontri. Eppure avresti dovuto esserci, per esprimere il tuo pensiero e il tuo dissenso, ma con numeri alla mano e ed un progetto concreto.