Con le multe pagata la pensione integrativa ai Vigili

RECANATI. Ci mancava anche che una parte degli introiti delle multe fossero destinati per la previdenza complementare a favore dei dipendenti della Polizia Municipale! Tutto secondo quanto stabilisce la legge, per carità, ma non sarà facile far digerire agli automobilisti quello che appare un vero e proprio privilegio rispetto a tanti altri lavoratori. Intanto per quest’anno l’Amministrazione Comunale ha deciso di destinare 20 mila euro ai suoi uomini in divisa. Per ciascun vigile a tempo indeterminato, che non svolga attività amministrativa, è prevista una quota base annua fissa di 1.250 euro.

Sarà uno specifico comitato, composto dagli stessi vigili, a scegliere le forme di previdenza integrativa da attivare che permetta al personale, che lo richieda, sia di proseguire la contribuzione in caso di cessazione del rapporto di lavoro sia di effettuare versamenti contributivi integrativi e volontari. Tale provvedimento è previsto dal Codice della strada che stabilisce come destinare parte dell’introito derivante dalle multe che per il 2012 per il Comune di Recanati è stato preventivato in 835 mila euro.

Di queste 92.000 serviranno per l’acquisto di attrezzature, manutenzione e potenziamento della segnaletica stradale, 12.375 per l’acquisto di beni di consumo sempre per la segnaletica stradale, 32.000 per lo straordinario dei vigili, 2.032 per il pagamento del canone di locazione del parco automezzi della Polizia Municipale, 70.343 per l’acquisto di attrezzature, 35.000 per interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli (vigilanza scolastica), 38.000 per la gestione del canile comunale e, infine, 115.750 per prestazioni di servizi per il miglioramento della viabilità.

Intanto ha suscitato stupore la decisione del Comune di ricorrere al Tribunale contro le tre sentenze con cui il Giudice di Pace accoglieva il ricorso di  tre disabili che, in assenza di parcheggi riservati liberi, hanno sostato con la propria auto in un posto a pagamento senza pagare il ticket Non ci sta, insomma, l’Amministrazione a soccombere nei confronti dei tre privati, e precisamente Margherita Campagnoli, Mario Francesco Brodolini e Salvatore Pettorino, che, appunto, più di due anni e mezzo fa, muniti del tagliandino per disabili, trovando già occupato il parcheggio loro riservato e non essendoci altri posti liberi, sempre a loro destinati, nel raggio di cento metri, parcheggiarono la loro auto negli stalli a linea blu senza, però, pagare il ticket. Di fronte alla multa di 39 euro i tre avevano cercato ragione per le vie brevi ma il Comune, a suo tempo, fu sordo alle loro pretese tanto da costringerli a ricorrere al Giudice di Pace che nel giugno scorso dette loro ragione evidenziando come la sanzione elevata dall’ausiliario non annotava esplicitamente la presenza nelle vicinanze di parcheggi riservati invalidi liberi e a disposizione.

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