Cambio del Direttore Generale ed onerosi costi per la banca

 

Nota di Pizzirusso e Lorenzini. A fronte del nostro comunicato del 31.10 u.s., abbiamo notato che il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano ha accuratamente evitato di dare qualsiasi risposta, come accade quando gli si chiede di fornire risposte precise o di chiarire affermazioni del tutto inveritiere dallo stesso rese.

Oramai tutti i soci hanno compreso quel che è successo a partire dall’assemblea del 26 maggio 2012, incluso il mancato intervento di sostegno che, descritto come urgente a pena di commissariamento (da noi contestato), non è ancora arrivato ed incluso un piano di risanamento che non riesce a vedere la luce e non si riesce a far approvare. Tutto ciò nonostante la Banca di Italia abbia richiesto senza indugio, da agosto 2011,  un rafforzamento patrimoniale che, a questo punto, pone il dubbio se la richiesta dell’organo di vigilanza sia stata del tutto strumentale o non perentoria oppure se vi siano inadempimenti sorta.

Ed a fronte di ciò il Presidente non risponde ai chiarimenti e siede tranquillamente su di una poltrona, nonostante tutte le contestazioni in punto di legittimità che tutti i soci della banca hanno capito o condiviso.

Quel che ora ci preoccupa sono le voci, sempre più diffuse a Recanti nelle ultime settimane, secondo cui sarebbe imminente un licenziamento in tronco dell’attuale Direttore Generale.

Invece di stringersi intorno alla Direzione Generale ed a tutto il personale dipendente, in un momento economico difficile come questo, il Presidente, e chi insieme a lui condivide simili scelte, decide di mandare via il Direttore Generale come se fosse il responsabile ma di cosa ?? Qualcuno lo vuole dire ??

Ma questa banca può cambiare Direttore Generale ogni anno ??

Né si venga a dire che possa essere un problema di non gradimento del Fondo, parafulmine dietro il quale ci si ripara ogni qualvolta occorre prendere delle decisioni.

Se il gradimento è stato espresso prima dell’assemblea del 26 maggio 2012 per i nuovi amministratori, esso è stato dato anche per quelli già in carica e per il Direttore Generale, poiché se così non fosse vi sarebbe stata un’evidente violazione di una regola, la cui validità si è contestata, valevole per alcuni e non per tutti.

Siccome nulla è stato detto in tema di mancato gradimento per gli amministratori in carica e per il Direttore Generale, significa che essi hanno avuto il gradimento ed ora non può certo lontanamente ipotizzarsi che detto gradimento sia venuto meno per il Direttore Generale.

Pertanto, siamo assolutamente contrari a ciò che sta avvenendo ovvero ad una progressiva decapitazione della Direzione Generale, considerato che manca anche un vice-direttore generale e reputando che il Direttore Generale abbia sin qui agito bene in un contesto economico a dir poco difficile.

Sorprende che già da tempo circolano nomi di candidati a sostituire il dott. Sartoni, come quelli di Cannella, Mariani, che addirittura risultano essere stati contattati quando l’attuale Direttore Generale è ancora nel pieno della sua carica !!

Soprattutto vogliamo che tutti i soci ed i dipendenti sappiano che licenziare il Direttore Generale, se questa sarà la decisione, comporterà un costo notevole, di circa € 500/600 mila, per la banca di cui non si sente francamente il bisogno: chi si assume la responsabilità, anche personale, di far pesare tale costo sul bilancio della banca ??

E sorprende ancor di più il fatto che scegliere un nuovo direttore generale, a parte la qualifica che gli si vorrà dare, significa sostenere un costo doppio per tutto il tempo in cui l’attuale Direttore Generale rimarrà in carica.

Ma il Presidente pensa a questi aspetti o crede che mandare via le persone sia un gioco ??

Ed il Presidente del Collegio ovvero, la persona che ha chiamato ed ha suggerito la nomina del dott. Sartoni, non ha rilievi da fare quando si rischia di far spendere alla banca denaro senza alcuna giustificazione o utilità ??

E, soprattutto, non pensa che avallare una simile scelta non significhi rinnegare l’indicazione di una persona che ha in precedenza reputato idonea ed in grado di assumere la carica di Direttore Generale ??

Il costo per licenziare il Direttore Generale ci pare a dir poco offensivo in relazione al fatto che si parla da mesi di tagli di stipendi al personale dipendente o di tagli del personale !!

Non ci sembrano scelte coerenti e, soprattutto, fatte nell’interesse della banca, per cui non possiamo che essere contrari a tutto ciò che costituisce una lesione o una compressione dei diritti del personale dipendente della banca che ha sempre svolto, e lo sta facendo tuttora, un ruolo fondamentale e propulsivo per l’attività dell’istituto ed a cui tutti dovrebbero essere grati.

Questo, sicuramente, il Presidente non lo ha capito e, purtroppo, non lo ha capito e non rientra nelle intenzioni di chi al Presidente suggerisce scelte tanto onerose e contrarie all’interesse della banca.

Questo è un altro rilevante problema di cui occorre tener conto anche per il futuro, se si vuole, come lo vogliono tanti soci e come lo vorremmo noi, che questa banca abbia un futuro.

Avv. Gerardo Pizzirusso           Dott. Marco Lorenzini

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