Sono sempre più numerose le famiglie assistite dalla Caritas operante nella Parrocchia “Cristo Redentore” di Recanati, segno della crescente povertà che sta invadendo come uno tsunami, ampi strati sociali. Nel corso dell’Anno 2012, la parrocchia, ha assistito oltre 190 famiglie con pacchi alimentari, che vengono consegnati una volta al mese, pane tre volte alla settimana, vestiti ogni mercoledì pomeriggio. Grazie alle offerte raccolte nella parrocchia ed in seguito alla partecipazione a bandi emessi dall’Ambito Territoriale XIV di Civitanova Marche, la Caritas di “Cristo Redentore” ha registrato, nel corso dell’Anno 2012 entrate per 9.026 euro ed uscite per aiuti alle famiglie per pagamento utenze, medicinali, canoni, contributi in genere per 7.988 euro, con un aumento rispetto all’anno precedente del 30%. “La Caritas é quindi uno strumento, dice don Rino Ramaccioni, parroco di Cristo Redentore del quartiere di Villa Teresa, attraverso cui la comunità cristiana vive concretamente la dimensione dell’ospitalità nei confronti sia dei cittadini recanatesi che degli stranieri.” In particolare quest’ultimi, ormai come da tradizione, nell’antivigilia di Natale sono stati invitati, nei locali della Parrocchia, ad una festa per ravvivare il rapporto di fraternità e per la consegna, alle oltre 190 famiglie indigenti iscritte in un apposito elenco, di un pacco di circa 20 kg. di derrate alimentari e generi di prima necessità. “La parrocchia è da anni che costituisce per molte famiglie anche recanatesi, una “porta aperta”, senza distinzione di nazionalità, condizione di vita, religione, sia cristiani che fedeli di altre religioni. Ogni persona, aggiunge Ramaccioni, é un figlio amato da Dio e quindi un fratello che va accolto con il cuore e senza pregiudizi. La Caritas é una realtà promossa dalla comunità cristiana cattolica dove le persone in difficoltà possono incontrare volontari attenti ad ascoltarli ed accompagnarli con rispetto nella ricerca di soluzioni.” I volontari sono persone che si mettono a disposizione gratuitamente in modo solidale e comunitario per dare sollievo alle persone in difficoltà nel rispetto della privacy e favorendo un apporto positivo nella costruzione di una comunità più fraterna. Purtroppo non sempre questa giornaliera azione di carità viene premiata. Don Rino ha subito, infatti, diversi furti di materiale raccolto per i poveri, che lo ha spinto addirittura ad interrompere, per un certo periodo, la distribuzione di vestiario e di generi alimentari.