E alla fine arriva il metodo D’Hondt contro Andrea Marinelli

RECANATI. Nota del Comitato “Recanati per Andrea Marinelli”. Indignazione, sgomento e rabbia. Eccoli i tre sostantivi che ritraggono perfettamente il nostro stato d’animo dopo aver appreso le decisioni della direzione Regionale del Partito in merito alla composizione delle liste che mortificano e umiliano in maniera sfacciata e palese il voto espresso dai tanti maceratesi che si sono recati alle urne per scegliersi i propri candidati. Una decisione che pilatescamente lascia una casella vuota al terzo posto da assegnare al Senato rimandando la decisione finale a Roma, proprio per
nascondere la vergogna perpetrata.

Dopo quello sicuro e meritato di Irene Manzi alla Camera si decide per Macerata di assegnarne un altro blindato al Senato; ovvero il famigerato terzo occultato. Hanno concorso in sette nella nostra Provincia ed a vincere sono stati i giovani. Segno inequivocabile di come gli elettori si siano voluti pronunciare in modo forte e netto per il rinnovamento.

Esagerando pero’ a quanto pare. Tutti troppo giovani perche’ sotto i quarantanni. Insomma nessuno dei primi tre candidabili al Senato proprio in quella posizione sicura ed attualmente senza un nome. La direzione regionale ha deciso che il nome si decida a Roma pescando proprio tra gli ultimi arrivati visto che li in fondo alla classifica dei voti presi troviamo quelli con l’eta’ giusta. Adesso dovremo andare a spiegare ai tantissimi maceratesi che, nel pieno delle festivita’ natalizie, sono andati a votare per scegliersi i propri
candidati, quanto poco peso abbia il loro voto. Quanta poca importanza la direzione regionale dia alla volonta’ democratica dei propri elettori. Queste primarie dovevano essere una festa della democrazia. La restituzione ai cittadini del diritto di poter incidere nella vita politica attiva. Abbiamo gioito e ci siamo inorgogliti tutti dinanzi alla scelta del Partito nazionale di allestire queste primarie. Ora siamo indignati per il modo scandaloso con il quale si viene meno alla volonta’ di noi tanti elettori.

Dovevamo essere posti dinanzi alla novita’ rivoluzionaria e siamo scaduti nella logica delle spartizioni a tavolino di vecchio stampo. Come puo’ Marinelli, secondo arrivato nella Provincia di Macerata, con duemila preferenze ricevute, essere inserito in una posizione tale da rischiare seriamente di scivolare fuori dall’elenco degli eleggibili? Come puo’ essere esclusa addirittura dalla lista Alessia Scoccianti, giunta terza? Non c’erano altre soluzioni che la direzione regionale avrebbe potuto assumere per rispettare la volonta’ degli elettori?
Per il rispetto che dovremmo al Partito a cui apparteniamo avremmo voluto rispondere no.

Purtroppo le soluzioni c’erano ma non si sono volute percorrere. La più semplice di tutte sarebbe stata quella di spostare il secondo in quota Ancona, o uno tra Fermo e Ascoli, al Senato e Macerata avrebbe avuto il secondo nome eleggibile alla Camera rispettando pienamente la volonta’ degli elettori.

Sembrava che una di queste soluzioni potesse essere anche condivisa, ma purtroppo alla fine e’ arrivato il Metodo D’Hondt che ha posto fine anche alle ultime speranze. E’ scoppiata cosi l’apoteosi del calcolo e della spartizione a tavolino sino a rescendere a situazioni a dir poco grottesche. Cosi quando in direzione regionale il più accanito burocrate del gruppo  veniva da qualcuno
ripreso perche’ con questa linea si veniva meno al rispetto della volonta’ dell’elettore, con sguardo stupito questi rispondeva che bisognava pensarci prima; bisognava starci con la testa. Colpa dunque dei votanti ignoranti del maceratese che si sono addirittura permessi di non votare gli anziani in lista, come se non sapessero che alla fine sarebbe arrivato comunque il Metodo D’Hondt.

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