Ricordo di aver accolto con grande compiacimento,alcuni anni fa, la decisione di dedicare una giornata al ricordo dello sterminio degli Ebrei : si scelse proprio quel 27 gennaio 1945, giorno in cui si spalancarono agli occhi di tutto il mondo gli orrori ,compiuti nel Campo di sterminio di Auschwitz, subito dopo l’apertura dei cancelli di uno dei luoghi più tragicamente noti per il genocidio di sei milioni di innocenti. E tutti gli anni, almeno per un giorno con maggiore coinvolgimento, ricordiamo gli avvenimenti di quel periodo storico ancora abbastanza vicino a noi, tanto da poter contare ancora su alcune testimonianze dirette dei pochissimi sopravvissuti. Cerchiamo di rievocare quella nerissima pagina della storia dell’umanità privandola, per quanto possibile, della patina retorica :e rivolgiamoci soprattutto ai più giovani ,coinvolgendoli in progetti di studio e di approfondimento della storia, presentando loro alcuni dei tanti film prodotti sul tema dell’Olocausto; potrei citare “La vita è bella ” di Roberto Benigni o “Jonha che visse nella balena” di Roberto Faenza che, secondo la mia esperienza di insegnante che ha trascorso una vita a contatto dei ragazzi di tutte le fasce di età, colpiscono profondamente le coscienze dei nostri giovani e li portano a condividere, con commozione ed empatia per i giovanissimi protagonisti, le vicende vissute dai protagonisti ignari e sgomenti e li avviano a comprendere e a condannare comportamenti aberranti di alcuni uomini nei confronti di tante persone innocenti. Come presidente dell’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia, posso confermare l’impegno che la nostra Associazione pone quotidianamente nel contattare e coinvolgere le nuove generazioni,nell’intento di creare e conservare la memoria storica : “per non dimenticare”mai il sacrificio estremo di chi ha pagato con la propria vita il prezzo per una società civile più giusta e più libera, mai più vittima di discriminazioni razziali,non dimentichiamoci di aprire ai giovani ; la nuova stagione dell’A.N.P.I. ci vede impegnati nelle scuole ,in collaborazione con l’Amministrazione della nostra città, in laboratori teatrali dove il ragazzo di oggi interpreta il coetaneo di quegli anni , protagonista del destino di un paese finalmente libero e democratico, dopo tanto soffrire : incontrarsi e parlare insieme delle nostre radici e di quei nobili ideali che non dovremmo mai perdere di vista restano i punti fermi della nostra attività.
Patrizia Del Pelo Pardi
Presidente dell’A.N.P.I. di Recanati