Recanti. Sorprende e amareggia la marcia indietro dell’Agicom che ci ripensa e dopo un parere negativo ci squalifica alla pubblicazione di una lettera sul sito del Comune. Soprende perche’ e’ stato il Comune ad interessare per primo l’Agicom in seguito alla circolare ministeriale emessa quando inviti e manifesti per la Campagna d’Ascolto era gia’ partiti e affissi. Ci siamo uniformati a quanto ci ha spiegato l’Agicom che ci ha autorizzato a svolgere gli incontri. Ora la marcia indietro veramente incomprensibile. Evidentemente la politica (quella che non ci piace) ci ha messo le mani esaltando qualche zelante burocrate. Noi non ci opporremo ad una decisione che appare palesemente infondata e ingiusta. Niente ricorso al Tar, per rispetto ai veri problemi dei cittadini, quelli che affrontiamo negli incontri di quartiere, la vita di tutti giorni, la buca e la fogna attappata, l’erba alta, i servizi sociali, la discarica da risanare. Altro che propaganda e violazione della par conditio. Se gli apparati burocratici non cambiano e certi modi di fare politica con esposti, denunce e querele non si mettono da parte per questo Paese non c’e’ futuro.