E no, cara Regione Marche, non ci siamo!

“Mi trovo ad Ancona dove sindacati e sindaci protestano. Sono preoccupato per Recanati ma non solo per la mia città. Il sistema rischia il collasso e sulla salute non si scherza.” Francesco Fiordomo con addosso la fascia tricolore da sindaco di Recanati commenta in diretta e senza peli sulla lingua, la sua presenza alla manifestazione di protesta indetta dalle organizzazioni sindacali contro il piano di riordino proposto dalla Regione, svoltasi ieri mattina alla Fiera della Pesca.

Il primo cittadino chiede che si mette al centro di tutto la salute, il bene primario che abbiamo. “La politica, afferma, faccia non uno ma tre passi indietro, cosi come basta con le corporazioni, i baroni, gli interessi di parte, quelli privati e del privato. Abbiamo visto a Recanati dove ci hanno portato.” Fiordomo la canta chiara alla Regione forte della risposta unanime ottenuta l’altro giorno dal Consiglio Comunale: “. Come e’ possibile tagliare i Punti di Primo Intervento e rimettere in discussione accordi ragionevoli e positivi fatti appena un anno fa? E no, cara Regione Marche, non ci stiamo! I vostri progetti sulla sanità sono una follia.”

Sul sito dell’amministrazione comunale prova a replicare al sindaco un gruppo di volontari che si ritrovano sotto la sigla “Le Marche con Spacca: “il sistema rischia non solo il collasso ma il commissariamento! E con un commissario, nessuno avrà più voce, neanche il popolo!” Osservazione che non va giù proprio a Fiordomo che risponde piccato che questa “del commissariamento è una storia che non regge. Se abbiamo gravi problemi economici, e sappiamo bene che è cosi, incominciamo a tagliare i super stipendi dei dirigenti e dei generali e investiamo sui soldati semplici. Inoltre i cittadini marchigiani devono essere trattati tutti allo stesso modo, l’ho sempre detto, quelli di Amandola come i cittadini di Cagli e di Acquacanina. Mettiamo un elicottero anche dalle loro parti.”

Sull’importanza che funzioni bene il Punto di Primo Intervento ne sa qualcosa l’assessore Giacomo Galassi che sempre sul sito del Comune rende pubblico un caso che ha interessato un suo familiare: “Mio padre si è recato alcuni giorni fa, al punto di primo intervento di Recanati, per un fastidio costante allo stomaco. Ma lo stomaco non c’entrava nulla. Il medico del 118 intuisce che qualcosa non va nonostante mio padre sia lì, in piedi, apparentemente in buona salute. Gli fanno un prelievo del sangue. I risultati ci dicono che c’è un problema cardiaco, urgente. Si accende l’ambulanza, mi crolla il mondo addosso e via di corsa verso Ancona. Quando arriviamo a Torrette è tutto già pronto, la nostra angoscia infinita quanto l’attesa trascorsa a fissare per oltre quattro ore una porta gialla che non si apriva mai. Poi si è aperta, è andato tutto ok, grazie ad un sistema di rete impeccabile, ad una organizzazione all’altezza ed a professionalità d’eccellenza. Ma se a Recanati il punto di primo intervento non ci fosse stato? Saremmo andati a Civitanova o altrove per un fastidio allo stomaco? “

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