Che ne sarà del “St. Lucia” di Recanati?

Recanati. Quale futuro per l’ospedale St. Lucia di Recanati”? Questa è la domanda che da un anno a questa parte ( sostanzialmente da Febbraio-Marzo 2012 ad oggi ) interessa una quota sempre più in espansione di cittadini recanatesi ( e non solo! ), preoccupati, oltre che dal perdurare della crisi economica, anche dalle vicissitudini e stravolgimenti che la sanità pubblica sta vivendo in questo periodo.

Tra “Piani di Riconversione delle piccole strutture ospedaliere”, decreti Fazio e Balduzzi, Spending Review, “Piani di riordino delle Aree Vaste”, la confusione sembra dettare le regole… Una sola cosa, ad oggi, possiamo verificare con chiarezza: La nostra struttura ospedaliera ha imboccato ormai l’angusto sentiero di decrescita che la porterà, con grandissima probabilità, al definitivo declassamento a “casa della Salute”. Aldilà di tutto, che dire? Le forze d’opposizione unitamente al Comitato cittadino per la difesa del “St. Lucia”, rappresentanti RSU, rappresentanti di tutte le sigle confederate, operatori del comparto sanità, hanno sin dagli inizi della vicenda ostentato il pericolo di declassamento e depauperamento della struttura cominciando, ricorderete bene, nel Marzo-Aprile 2012 con il trasferimento del reparto Materno-Infantile a Civitanova Marche.

Tali rimostranze furono tacciate dall’Amministrazione comunale come allarmistiche, demagogiche e prive di fondamento perché l’ospedale doveva aggiornarsi e riqualificarsi… Ricorderemo senza dubbio la conferenza stampa del Luglio 2012 in cui amministratori comunali e regionali assicuravano pronto uno stanziamento di 2.500.000,00 euro per il “St. Lucia”, successivamente ridotti a 1.250.000,00 euro di cui, ad oggi, non abbiamo visto neanche l’ombra.

Vedere quelle stesse personalità, oggi, ergersi a vittime di una spirale dai tratti quasi complottistici e imprevedibili che hanno condotto allo stato attuale delle cose il nostro ospedale è oltremodo imbarazzante. Fa specie altresì osservare come un piano di riorganizzazione concertato e partorito dalla leadership regionale del Partito Democratico ( che risulta essere l’ultimo tassello di un progetto già chiaro sin dal principio ) sia osteggiato tardivamente da un’amministrazione comunale, come quella recanatese,  della stessa estrazione politica e mai critica nei confronti delle scelte imposte da Ancona, seppur provanti in termini di servizi resi alla cittadinanza.

Detto ciò, come Centrodestra Recanati, consci del momento drammatico che la nostra città sta attraversando, siamo pronti a sostenere qualsiasi azione concreta che vada nella direzione di dire no alla negazione dei livelli minimi, essenziali di assistenza per i cittadini recanatesi e le comunità limitrofe.  

Soprattutto che vada al di là dei semplici atti formali e burocratici che, invero, onde evitare spaccature improduttive ci siamo presi la responsabilità di votare in sede di consiglio il 23 Marzo scorso.

Ci auguriamo che, alla luce degli ultimi sviluppi, l’amministrazione comunale in primis faccia un passo indietro e si assuma la responsabilità del fallimento di una linea politica che, nonostante le varie diatribe, ad oggi ha prodotto i frutti che tutti possiamo constatare in termini di sanità. E’ giunto il momento di dire basta alle logiche partitiche al fine di individuare in maniera concertata una linea decisa e, se necessario, anche estrema nell’interesse non di alcuni, ma di tutta la cittadinanza!

Filippo Castagnari,

CentroDestra Recanati

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