Ci mancavano le cartelle pazze del semaforo Romitelli

Recanati. Ci mancavano anche le cartelle pazze per il semaforo Romitelli ad aggravare il già difficile rapporto degli automobilisti con la pubblica amministrazione. Per ora sono due i casi denunciati riferiti ad altrettanti automobilisti incappati nell’infernale meccanismo elettronico del semaforo. Parliamo di multe risalenti ad anni addietro quando il vecchio marchingegno era bollato dall’attuale sindaco Fiordomo come il “semaforo Killer” e pertanto smantellato non appena si insediò alla guida della città nel luglio del 2009 non appena scadde il contratto con la ditta che lo gestiva. Al suo posto la nuova amministrazione ha installato, però, subito dopo due autovelox in quanto, si giustificò allora il indaco, su oltre 30.000 mezzi transitati nell’arco di 72 ore più di due mila superavano il limite dei 70 km orari. Per ritornare ai nostri due automobilisti, questi contro le multe di 149 euro si rivolsero al Giudice di Pace che accolse i ricorsi. Ma il Comune, non contento dell’esito, propose inaspettatamente appello al Tribunale di Civitanova che ribaltò la sentenza dando ragione al Comune e condannando i due automobilisti “indisciplinati” al pagamento della sanzione al minimo edittale, cioè all’importo originario della multa di 149 euro. Cifra che non permetteva al Comune di recuperare neppure la parcella pagata al proprio legale che aveva curato il ricorso. Pazienza se questo si deve fare per un’equa giustizia nei confronti di tutti gli automobilisti che si sono visti a loro volta multare per la stessa infrazione. Ma i nostri non si sono subito precipitati a saldare il conto facendo trascorrere del tempo. A questo punto alla polizia municipale non è rimasto altro da fare che predisporre le cartelle di pagamento per il recupero del credito, a mezzo di Equitalia. Ma la storia, appunto, non finisce qui, perché le cartelle risultano errate sia nel1’importo, inspiegabilmente raddoppiato rispetto a quello stabilito dal giudice, sia anche nei riferimenti specifici alle sentenze. Così ad essere impugnate davanti al Giudice di pace sono ora le cartelle “pazze” con il rischio per il Comune di  essere, a sua volta, multato.

Lascia un commento