Codice di autoregolamentazione per evitare parentopoli

RECANATI. Sembrava finita lì, con una tiratina d’orecchi ai due consiglieri comunali, che hanno fatto gridare allo scandalo in quanto come componenti della commissione elettorale hanno nominato come scrutatori nelle politiche del febbraio scorso parenti, amici e familiari, e con il solenne impegno, assunto subito dopo dal sindaco Fiordomo, che ciò non sarebbe più successo.

Ma Simone Giaconi, consigliere della lista “Per Recanati”, non si fida più di tanto e ha pensato bene di presentare una mozione perché sia messo nero su bianco,  con l’approvazione di un specifico codice di autoregolamentazione, che nel futuro non ci sia più la possibilità per nessuno di comportarsi come nel passato. “Non era mai successo che ci fossero nomine di parenti fino al 4° grado  e di affini sino al 2° grado in barba alla legge, commenta scandalizzato Giaconi, e che i consiglieri si fossero così spudoratamente approfittati del proprio ruolo. Chiedo che venga al più presto ripristinata l’onorabilità del consiglio insieme alla dignità e serietà che lo deve contraddistinguere e per questo ritengo doverose le dimissioni di questi consiglieri perché non sono assolutamente più graditi alla maggior parte dei cittadini recanatesi che non ne possono più di vedere approfittarsi anche solo per un minimo rimborso. Ciò da il segno del decadimento e del degrado dell’attuale amministrazione comunale.”

A dire il vero il sistema delle nomine di parenti ed amici è stato trasversale perché ha riguardato anche partiti e formazioni civiche di opposizione. Ciò che ha fatto gridare allo scandalo è stato, però, il fatto che proprio dai componenti della commissione elettorale sia partito il cattivo esempio con la scelta di scrutatori più vicini a loro, con gradi di parentela molto stretti come mogli, cognate e nipoti.

Lascia un commento