Niente comitato, niente Marangoni. Biogas a porte chiuse

Nota di Enzo Marangoni. Nonostante le indagini  in corso da parte della magistratura sulle strane vicende del biogas nelle Marche, continua il comportamento non trasparente dei funzionari e dirigenti della Regione che si occupano delle autorizzazioni delle centrali a biogas. Questa mattina si sarebbe dovuta svolgere in regione Marche la conferenza di servizi, prevista dalla legge, in relazione alla richiesta presentata da un’azienda privata di procedere alla realizzazione di una centrale a biogas nel comune di Recanati. Alla conferenza avrebbe voluto partecipare anche il Comitato di cittadini no biogas del comune di Recanati ma i funzionari della regione hanno impedito loro di partecipare. Era presente anche il consigliere regionale Enzo Marangoni che ha difeso il diritto del Comitato recanatese di partecipare alla conferenza ma i funzionari lo hanno invitato ad allontanarsi in quanto, a parer loro, nemmeno il consigliere avrebbe potuto partecipare. Per tutta risposta Marangoni ha affermato che  i consiglieri regionali “hanno il diritto di partecipare alle conferenze di servizi in forza del potere ispettivo garantito dallo Statuto della regione Marche e dal regolamento del consiglio regionale”. D’altra parte è già accaduto che i consiglieri regionali abbiano partecipato a conferenze di servizi sul biogas, incluso lo stesso Marangoni. Di fronte alle insistenze di allontanamento nei confronti di Marangoni da parte del responsabile del procedimento, Maria Pia Cavallone, e del dirigente Antonio Minetti, il consigliere Marangoni è rimasto fermamente seduto al suo posto affermando che “nessuno può impedirmi di esercitare i diritti per i quali sono stato eletto”. A quel punto, dopo  consultazione della  funzionaria e del dirigente con l’ufficio legale della regione, la conferenza di servizi è stata sospesa e riprenderà a data da destinarsi. Marangoni chiede che il presidente Spacca intervenga con provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti della regione protagonisti di questo brutto episodio e che il presidente del Consiglio Solazzi garantisca i diritti negati dei consiglieri regionali.

 

 



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