Nota del comitato comunale dell’Udc di Recanati. Con delibera della Giunta Regionale n. 648 del 6 maggio 2013 l’esecutivo ha fatto chiarezza sulla nuova organizzazione sanitaria e quindi sulla trasformazione delle strutture ospedaliere, compresa quella del S.Lucia di Recanati.
L’azione costante del Sindaco della città di Recanati e della maggioranza che lo sostiene, in particolare dell’UdC che ha sempre preferito mantenere toni bassi e un atteggiamento propositivo con i vertici regionali, è risultata preziosa per mantenere un assetto più che dignitoso, con le funzioni e le specializzazioni che la struttura cittadina può sostenere nella riorganizzazione generale.
Importante è stato il lavoro dell’assessore Luca Marconi che intendiamo ringraziare apertamente. Il confronto nella Giunta Regionale, che ha mantenuto nell’interesse del territorio nella sua complessità, ha permesso infatti di rivedere posizioni e scelte già maturate, migliorando la situazione precedente senza tuttavia scivolare mai in un atteggiamento campanilistico e contribuendo a rendere più efficiente il servizio sanitario regionale.
La struttura ospedaliera di Recanati (ospedale di polo) da più di 10 anni è legata giuridicamente alla struttura di Civitanova Marche (ospedale di rete).
A seguito della necessaria riforma sanitaria (nuove disposizioni legislative Governo Berlusconi e Monti), nel rispetto dei criteri di ripartizione dei posti letto, il territorio maceratese si è trovato nelle condizioni di dover tagliare di più perché caratterizzato da una massiccia presenza di piccole strutture ospedaliere.
I nuovi parametri dicono che per ogni mille abitanti devono corrispondere 3,0 posti letto per acuti e 0,7 posti letto per lungodegenza post acuzie.
Questa trasformazione ha comportato la necessità di rendere efficienti le strutture di carattere regionale (Ospedali Riuniti -Torrette e l’Inrca) e di individuare degli ospedali di riferimento provinciale, accelerando la trasformazione in casa della salute delle altre strutture ospedaliere, pur mantenendo quasi ovunque la chirurgia a ciclo breve e preservando l’emergenza, anzi incrementandone e rafforzandone la rete. Ecco perché la struttura di Recanati conserverà il P.P.I., manterrà la dialisi e arricchirà il numero degli ambulatori e le attività specifiche tra cui analgesia, oculistica, medicina, pneumologia, oncologia, medicina vascolare, cardiologia, ostetricia e ginecologia, dermatologia, ortopedia, neurologia, otorino, pediatria, urologia, nefrologia, fisiatria, diagnostica per immagini.
Non possiamo poi dimenticare lo sforzo effettuato dalla Regione Marche per il finanziamento della struttura recanatese per ben 1.250.000,00€ che contribuirà a riqualificarla e dotarla di importanti strumenti diagnostici.
Anche per questi interventi, a distanza di mesi, appare almeno fuori luogo l’atteggiamento di quanti tra le minoranze recanatesi, si sono affrettati a denigrare i rappresentanti della nostra Regione e dell’amministrazione comunale, in particolare l’assessore regionale Luca Marconi, sempre attento a ricercare soluzioni nell’interesse della comunità recanatese.
La cosa che ci rende sereni è che la maggior parte dei cittadini, a differenza degli interventi scomposti e strumentali di alcune forze politiche, sanno sicuramente comprendere come le specifiche soluzioni individuate dalla Giunta Regionale siano il risultato di una lunga, difficile ed estenuante trattativa.