Nota di Enzo Marangoni. “Replico alla nota stampa di Daniele Salvi, consigliere provinciale Pd. Salvi pretenderebbe le mie pubbliche scuse per aver manifestato apprezzamento, peraltro in forma privata tramite sms, al responsabile provinciale di Forza Nuova. Quest’ultimo è stato, a mio avviso, criminalizzato e messo alla gogna politica e mediatica, dalla sinistra e da una parte della stampa locale e nazionale, per aver semplicemente affisso un manifesto a Macerata con la scritta “Kyenge torna in Congo”. A parte il fatto che c’è da chiedersi come mai e a che titolo qualcuno abbia diffuso alla stampa il contenuto di quel mio sms privato, visto che è stata addirittura aperta un’indagine dalla Procura della Repubblica di Macerata ipotizzando improbabili reati a carico di chi ha affisso quel manifesto. Se l’indagine è in corso dovrebbe esserci anche il segreto istruttorio. Oppure in Italia il segreto istruttorio vale sono nei confronti di una parte politica e non dell’altra?
Colpisce in Salvi l’allergia al principio fondamentale della libertà di espressione, garantita dalla Costituzione italiana. Libertà di espressione che vale per tutti, anche per chi esprime valori forti sgraditi alla sinistra. Come mai il Pd non è intervenuto con tanta energia nelle innumerevoli occasioni in cui è stato offeso pesantemente o dileggiato il dirigente del PdL Renato Brunetta, a causa della sua bassa statura fisica? Come mai il Pd non è mai intervenuto a mia difesa nelle innumerevoli circostanze in cui i sinistrorsi hanno scritto su un sito web recanatese “Marangoni torna in Padania”? Tale scritta si è poi trasformata in “Marangoni torna in Sicilia” (essendo io nativo di quella regione) negli ultimi tre anni, cioè da quando ho fatto una scelta politica civica e territoriale. Se il Pd ritiene che abbia contenuto razzista la scritta “Kyenge torna in Congo” avrebbe dovuto individuare un analogo contenuto razzista nelle scritte rivolte nei miei confronti o nelle offese a Brunetta. Che differenza c’è? Se c’è razzismo o discriminazione contro la Kyenge, c’è razzismo o discriminazione anche contro Brunetta o Marangoni. Ma si sa che una certa sinistra ragiona solo a senso unico essendo molto abile nel girare le frittate. Allo stesso modo non mi risulta che la Procura della Repubblica abbia mai aperto un’inchiesta contro le scritte offensive nei miei confronti e nemmeno auspico che lo faccia.
Ancora, sfugge a qualcuno la differenza fondamentale tra essere “politici servi di partito” e “politici persone libere”. I primi ripetono a pappardella parole e schemi mentali del partito politico di appartenenza e pensano che sia positivo solo ciò che fa il proprio partito, astenendosi dal prendere posizione su eventuali iniziative positive di altri partiti. I secondi, pur facendo riferimento ad un preciso orizzonte culturale e politico, sanno ragionare anche con la loro testa e, quando è giusto, sanno anche riconoscere ed apprezzare l’eventuale positività dell’azione politica di altri partiti, anche lontani dal proprio. Poichè mi onoro di appartenere a questa seconda categoria, sono in grado di apprezzare iniziative politiche da qualunque parte provengano, come ho fatto, peraltro privatamente, col manifesto in questione. Allo stesso modo sarei lietissimo di apprezzare il Pd, anche pubblicamente, se nella regione Marche la smettesse di proseguire nell’opera di vera e propria macelleria ospedaliera e sanitaria che sta facendo da tempo. Allo stesso modo apprezzerei pubblicamente il Pd se, nella regione Marche, ammettesse il disastro che ha fatto e sta facendo tuttora nella politica ambientale. Il Pd ha favorito in modo indiscriminato con leggi regionali e atti amministrativi, gli amici “prenditori” dei notevoli finanziamenti pubblici, prima sul fotovoltaico selvaggio, oggi sulle autorizzazioni date in gran fretta su biogas-biomasse, su alcune delle quali sta indagando la procura della Repubblica di Ancona. Autorizzazioni di centrali biogas-biomasse date sulla base di una legge regionale votata 15 mesi fa dal centrosinistra ma bocciata poche settimane fa dalla Corte Costituzionale. Autorizzazioni che quindi dovrebbero essere immediatamente revocate dalla Regione Marche. E’ su queste cose che chiedo al Pd di chiedere subito scusa al popolo marchigiano.