Il Fondo di Garanzia dei Depositanti ha accolto favorevolmente la richiesta avanzata dalla Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano di garantire l’emissione di un prestito subordinato di 13 milioni di euro. Di questo si è parlato nell’ultimo Consiglio di Amministrazione della BCC che si è tenuto in settimana.
Il Consiglio, sottolinea il Vice Presidente Ing. Bertini, ha voluto esprimere la sua soddisfazione nei confronti del direttore generale, dott. Stefano Canella, per aver predisposto l’ultima proposta di piano triennale che ha permesso al Fondo di sciogliere ogni riserva. L’emissione del prestito subordinato non è destinato a colmare le carenze patrimoniali, se non quelle derivanti dai requisiti specifici stabiliti dall’Organo di Vigilanza, che sono stati richiesti dopo l’ultima ispezione della Banca d’Italia. Alla BCC di Recanati e Colmurano viene quindi concesso “un intervento integrativo di sostegno, attraverso la concessione di una fidejussione a garanzia dell’emissione di un prestito subordinato, a favore delle Bcc sottoscrittrici delle Marche. A questo punto l’iter per la concessione del prestito si può dire concluso visto che manca solo quella che può essere considerata una formalità, ovvero il “placet” dell’Organo di Vigilanza.
Il Consiglio di Amministrazione della BCC presieduto dal prof. Alberto Niccoli, ritiene quindi che a questo punto, alla luce del nuovo piano triennale, sia evidente l’intenzione di gestire la Banca in modo più produttivo, pur in presenza ancora di una situazione economica di grave crisi. Già da quest’anno ci sono aspettative positive perché la Banca torni all’utile di esercizio. In questa direzione va detto che le risultanze del primo trimestre 2013 sono state positive e si prevede nel corso d’anno un‘andamento dei volumi stabili con una maggiore attenzione al recupero della redditività aziendale in virtù di una maggiore specializzazione delle filiali sulla base delle loro dimensioni.
Come previsto dal Piano di sviluppo e rilancio, le più piccole si specializzeranno progressivamente nella raccolta, mentre l’attività di impiego sarà assorbita soprattutto in quelle più grandi. Ma è soprattutto l’assetto organizzativo che viene coinvolto da una ventata di aria nuova. La Bcc sta aggiornando e formando tutto l’assetto organizzativo, commerciale e di controllo per rispondere in maniera più efficace ed efficiente al territorio. Va detto, infatti, che lo stesso prestito permetterà alla BCC una maggiore liquidità atta a favorire le esigenze dei soci e della clientela tutta. La Banca conferma così tutta la sua attenzione allo sviluppo del territorio ed a quelle categorie che lo caratterizzano, attraverso maggiori erogazioni del credito e tempi rapidi nella concessione (cfr notizie stampa di qualche giorno fa) a cui verrà associata una maggiore articolazione negli orari di sportello ed una vasta serie di servizi bancari e finanziari, sostenendo, altresì, indirettamente le iniziative culturali, sociali, sportive che il territorio stesso propone numerose. Non si esclude che tra qualche anno la Bcc possa considerare la possibilità della distribuzione dei dividendi.
Nella foto i componenti il CdA (assente il dottor Pirchio) con il direttore generale Canella.