I recanatesi spendono in un anno circa 2 milioni e mezzo per la raccolta di immondizia, un conto di 10 euro al mese, spicciolo in più o in meno, per ognuno dei residenti della cittadina leopardiana, dal bimbo appena nato all'ultracentenario che ancora ricorda la prima guerra mondiale. Sono questi i numeri con cui l'Amministrazione comunale deve fare i conti approvando il bilancio per il 2015, almeno per quanto riguarda il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani. Una bella cifra che la legge impone sia ricoperta al 100% con le tariffe, la cosidetta Tari, pagate dai cittadini. Stessi costi dell'anno precedente e, quindi, stesse tariffe anche per il 2015 nonostante cresca in maniera molto soddisfacente l'impegno dei recanatesi a differenziare. Recanati, infatti, da tempo ha raggiunto valori mensili che oscillano tra il 78 e 77% di differenziata prodotta, una media del 77,95% nei primi due mesi dell'anno che spicca su quella dell'intera provincia che si attesta sul 74%. Ma nulla da fare e il progetto di sconti o di tariffa puntuale rimane ancora sulla carta. La Giunta motiva la sua scelta di mantenere inalterata la tariffa per l'anno in corso in quanto “il tessuto economico, produttivo, sociale locale e le modalità del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati non sono mutati in misura tale da generare una variazione” e tanti saluti a quanto solo nel novembre scorso scriveva Giacomo Galassi, delegato dal sindaco a seguire proprio questo servizio: “i cittadini si sono comportati egregiamente, ora vanno premiati o con la tariffa puntuale dal 2015 o con una tangibile riduzione della tariffa attuale da parte del Cosmari. Le tariffe cittadine negli ultimi sei anni sono rimaste pressochè invariate (lievemente diminuite del 7%). Ora però, anche alla luce della sperimentazione in corso e dei risultati ottenuti, occorrono segnali immediati e chiari attraverso l'introduzione di elementi premianti per i cittadini virtuosi. Se così non è, bisognerà riconsiderare le scelte prese e valutare sistemi alternativi.” L’assessore al bilancio Antonio Bravi vede, comunque, il bicchiere mezzo pieno perché, “a differenza di altri Comuni vicini, quello di Recanati è riuscita a non aumentare le tariffe grazie all’aumento della differenziata e questo è già un buon risultato visto i continui tagli che subiamo dal governo centrale. Stiamo lavorando intensamente per avere riduzioni di costo ma dalle previsioni che ci arrivano dal Cosmari a fronte di un minor onere effettivo per lo smaltimento dei rifiuti sono aumentati quelli propri del consorzio come i costi finanziari o altro.”
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