Beniamino Gigli junior fa sapere che non si sognerebbe mai di spostare la salma del nonno dal cimitero di Recanati, a Roma dove abitano alcuni discendenti della famiglia. Questa volontà non sarebbe, precisa ancora Gigli junior, stata paventata neppure sotto forma di battuta. “Sicuramente, afferma, i lavori di ristrutturazione andrebbero fatti, ma questa è una questione che il Primo Cittadino di Recanati mi ha assicurato di risolvere.” Inoltre si dichiara “molto dispiaciuto che la famiglia Gigli venga chiamata in causa solo per questioni, peraltro false, relative a polemiche sbattute sui giornali, invece di essere presentata ufficialmente in contesti più consoni, ad esempio nel sito internet dell’Associazione Beniamino Gigli di Recanati come più volte richiesto. Pertanto spero che queste mie parole vengano riportate e che il piccolo incidente possa rientrare.” Siamo felici di apprendere che si sia trattato di uno spiacevole equivoco, anche se facciamo fatica pensare che chi ha riferito pubblicamente questa battuta se la sia inventata di sana pianta e che il sottoscritto a colloquio telefonico con il nipote per avere ragguagli sia stato assicurato che di semplice battuta si trattava con l’intento di smuovere le acque e dare una accelerazione al progetto del restauro della tomba. Ma comunque, va bene così. asterio tubaldi
;