20 mila euro in arrivo dalla Regione per il restauro della tomba di Beniamino Gigli

Una cosa è certa: non è un problema di soldi il restauro della tomba di Beniamino Gigli. Ieri anche il consiglio regionale ha approvato un emendamento proposto dal consigliere UDC Luca Marconi e ha stanziato in un colpo solo un finanziamento di 20 mila euro a favore del Comune di Recanati per il restauro della struttura piramidale con contiene le spoglie mortali del tenore recanatese, meta costante di numerosi suoi visitatori e fans che lasciano pensieri e fiori in sua memoria. Identica cifra era stata proposta dal consigliere Enzo Marangoni di Forza Italia l’anno scorso, e avanzata anche quest’anno, ma entrambe bocciate.  Se al finanziamento approvato aggiungiamo i contributi già annunciati da tempo e l’offerta di chi è disposto a lavorare per il restauro gratuitamente, ecco qua che si potrebbe realisticamente dar seguito al restauro della tomba senza ulteriori indugi. L’iniziativa allo Sferisterio del 2013 ha permesso di raccogliere 3.347,80 euro di donazioni da parte del pubblico a cui si sono aggiunti, nel corso dello stesso appuntamento, altri 5.000 euro da Beniamino Gigli jr, nipote del tenore. Nel salvadanaio ci sono anche i soldi promessi da tempo dallo stesso consigliere Marconi, circa 4 mila euro, e di altri recanatesi e non, disponibili a metter mano al portafoglio pur di vedere i muratori all’opera. Non dimentichiamoci neanche di Simone Settembri, restauratore di fama internazionale (ha lavorato per la Pontificia commissione di archeologia sacra e per il Ministero dei Beni Culturali di Francia e collabora stabilmente con la Soprintendenza delle Marche) che si è offerto a restaurare gratuitamente tutti gli affreschi interni della tomba (un lavoro che vale circa 20mila euro). Ora non ci sono più scuse: bisogna metter mano al restauro della tomba e anche la decisione di ieri del Consiglio regionale testimonia l’importanza e l’urgenza del problema. Marconi sottolinea, infatti, che la sua proposta “è stata approvata all’unanimità da tutti i consiglieri presenti e il mio emendamento è stato uno dei pochi accolti che ha modificato il deliberato di spesa già approvato dalla Commissione Bilancio. Ciò testimonia quando Gigli e la sua voce siano nel cuore di tutti noi.”

 

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