Luisi è considerato dalla critica internazionale (Potsdamer Nachrichten , Fanfare , New York Concert reviews at Carnegie Hall, Musica, American Record Guide) uno dei migliori pianisti italiani del nostro tempo.
I suoi concerti hanno riscosso entusiastici consensi dal pubblico di ogni parte del mondo.
Si è esibito in sale prestigiose ed in importanti associazioni come ad esempio: la Carnegie Hall (New York city ), il Musikverein (Vienna), la Toyota Concert Hall (Giappone), per lo SchleswigHolsteinMusik Festival (Amburgo) ed il Festival di Husum (rarità della musica pianistica), per le “Serate Musicali” di Milano e per il “Tiroler Festspiele” (Austria), a Berlino (Schloss Neuhardenberg ), a Potsdam durante le Bachtage, al Festival Bach di Lipsia , presso la Stuttgart Bachakademie nella Mozart Saal , nella Concert Hall di Nagoya, Giappone ed in molte altre istituzioni musicali italiane e straniere.
Gianluca Luisi si è diplomato con il massimo dei voti e lode al Conservatorio di Pesaro e si è perfezionato all'Accademia di Imola "Incontri col Maestro" e con il Maestro Aldo Ciccolini.
E' risultato vincitore di numerosi concorsi tra cui il primo premio del 4° concorso Internazionale J.S.Bach di Saarbrucken-Wurtzburg , ed è stato acclamato dalla critica tedesca come un nuovo interprete di J.S.Bach: “L’italiano qui ha vinto il primo premio. Ben meritato perché il giovane è un grande interprete di Bach…egli produce una musica assolutamente libera. Cosa volete di più? ” SaarbruckenZeitung, Germania (23 Marzo 2001).
Il programma di sabato è interamente dedicato all’opera pianistica di uno dei musicisti romantici più autentici F.Schubert di cui propone sia le composizioni più caratteristiche del nuovo movimento come i quattro Improvvisi dell’op.899 e i sei Momenti Musicali, sia brani tecnicamente complicati come la Fantasia Wanderer (il viandante) scritta nel 1822, periodo di malattia per il compositore viennese, cavallo di battaglia di grandi pianisti, sia l’intima e tenera sonata op.120 di piccole dimensioni che godette fin dalla fine del secolo scorso di una popolarità che fu per un lungo tempo negata alle sue consorelle maggiori.
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