Un atto di violenza nei confronti della sua ex è costato ad un recanatese di 58 anni, T.M., nato in Svizzera, separato, nullafacente e già pregiudicato una denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ancona per il reato di minaccia aggravata, lesioni personali e porto illegale di armi o oggetti atti ad offendere. Da quanto riferiscono i Carabinieri di Osimo, che hanno condotto le indagini, il pregiudicato recanatese, nel pomeriggio del 29 marzo scorso, si era recato presso il domicilio della propria ex convivente, M.R.M. 32enne, anche lei di Recanati ma da tempo residente a Jesi, costringendola con le minacce a salire sulla sua auto, una Ford Focus, per condurla nella sua abitazione. Giunto ad Osimo, però, nei pressi del cimitero della frazione Casenuove, fermata la macchina ha iniziato, in preda all’ira, a malmenare la donna minacciandola anche con un coltello da cucina. La donna, però, per fortuna, nel corso dello scontro è riuscita a divincolarsi e ad uscire dall’automobile chiedendo aiuto ad alcune abitazioni vicine mentre l’uomo si è allontanato con la propria autovettura. Soccorsa dai carabinieri la donna è stata portata al Pronto Soccorso dell’ospedale osimano con una prognosi di 7 giorni per le percosse ricevute.
Sempre sotto l’occhio vigile dei Carabinieri di Osimo è finito un altro recanatese, G.S., 52 anni, domiciliato a Corropoli (TE), che è stato deferito all’autorità giudiziaria in stato di libertà per il reato di favoreggiamento insieme ad un suo amico, R.A. nato a Napoli, classe 1966, residente a Civitanova Marche, entrambi coniugati, nullafacenti e pregiudicati. I due, nel corso delle indagini dei Carabinieri in merito all’estorsione di una somma di 400 euro ad un 42enne residente in Castelfidardo quale mediazione per la restituzione della propria autovettura e di attrezzi da lavoro, frutto di un furto avvenuto nell’ottobre 2014 ad opera di due pregiudicati residenti, anche loro a Civitanova Marche, hanno omesso di fornire alle forze dell’ordine le informazioni richieste, pur essendone a conoscenza, al fine di favorire gli autori della tentata estorsione.
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