L’attività nella giornata odierna della Compagnia dei carabinieri di Osimo

  1. In Osimo: alle ore 12:00 circa odierne, i militari della locale Stazione, unitamente a quelli del Nucleo Operativo di Compagnia, grazie alla collaborazione di alcuni abitanti, intervenivano in Via San Giovanni dove sorprendevano un gruppo di cinque donne di etnia rom che si aggiravano con fare sospetto nei pressi di alcune abitazioni con l’intento di individuare eventuali obiettivi da depredare. Le donne, tutte abruzzesi e provenienti da Alba Adriatica e Giulianova, erano giunte a bordo di una Fiat Punto di colore azzurra.

Costoro, ai fini della loro identificazione, venivano condotte nella caserma della Compagnia di Osimo dove venivano identificate per: G.G., nata a Ostra (AN), Classe 1967, residente in Alba Adriatica (TE), coniugata, nullafacente, pregiudicata; S.G., nata a Giulianova (TE), Classe 1977, residente in Alba Adriatica (TE), coniugata, nullafacente, pregiudicata; S.E., nata ad Ancona, Classe 1969, residente a Colonella (TE), coniugata,   nullafacente, pregiudicata; S.D., nata a San Benedetto del Tronto (AP), Classe 1975, residente in Alba Adriatica (TE), coniugata, nullafacente, pregiudicata; S.E., nata a Chiaravalle (AN), Clase 1979, residente in Roma, coniugata, nullafacente, pregiudicata.

Le suddette, risultavano tutte con precedenti penali specifici per reati contro il patrimonio (furti in abitazione, borseggi ed altro), senza riuscire a fornire alcuna valida motivazione della loro presenza in Osimo e comunque bloccate in tempo prima della commissione di eventuali reati.

Dopo la identificazione completa delle cinque donne pregiudicate, i militari procedevano a denunciare in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per i reati di: “False dichiarazioni sulla propria identità ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità – artt. 496 e 650 el C.P.”, la citata rom  S.D., la quale risultava sottoposta alla Misura Cautelare dell’Obbligo di Dimora nel comune di residenza in Alba Adriatica (TE), in esecuzione del provvedimento emesso il 10.06.2014 dal Tribunale di Rieti – Ufficio G.I.P. e che all’atto del controllo dei carabinieri aveva dichiarato false generalità per sottrasi ad ulteriori sanzioni.

Pertanto, al termine delle formalità di rito, le cinque donne rom pregiudicate venivano invitate a lasciare il territorio osimano redigendo nei loro confronti le proposte per l’applicazione della misura di prevenzione per il Foglio di Via Obbligatorio per anni 3 dal comune di Osimo.        

Ancora una volta si invita la popolazione a segnalare, anche anonimamente, qualunque movimento sospetto notato di persone forestiere, chiamando il numero telefonico diretto della Centrale Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Osimo al nr. 0717138300, allo scopo di poter favorire un più rapido intervento della locale radiomobile e piena vicinanza alla cittadinanza.    

 

 

 

    

  1. In Numana: alle ore 18:00 circa di ieri, i militari della competente Stazione, a conclusione indagini e dagli elementi raccolti, deferivano in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di: “Truffa aggravata in concorso – artt. 110 e 640 comma 2° del C.P.” una coppia di pregiudicati identificati per: M.W.B., nato in Pakistan, Classe 1989, residente a Civitanova Marche (MC) e C.G., nata in Romania, Classe 1990, residente a Chieti,  entrambi nullafacenti e pregiudicati per reati specifici inerenti il reato di truffe tutte poste in essere ai danni di parroci.

I Predetti, in data 9 gennaio scorso, architettavano una truffa ai danni del  parroco della locale Chiesa di Cristo Re. Difatti, dopo averlo contattato telefonicamente si fingevano parrocchiani in difficoltà economiche e di essere stati coinvolti in un sinistro stradale grave sull’autostrada all’altezza dello svincolo Loreto-Porto Recanati, chiedendo un accredito su una tessera Postepay a loro intestata oppure la consegna personale del denaro, riuscendo a carpire la fiducia del sacerdote e ad ottenere la somma di € 600,00.

L’identificazione della coppia malvivente è avvenuta grazie all’individuazione fotografica effettuata dallo stesso parroco che in quell’occasione ebbe a portare personalmente il denaro contante ai due truffatori raggiunti proprio allo svincolo autostradale di Loreto-Porto Recanati. Dopo aver ottenuto il denaro i due truffatori si allontanavano facendo perdere le loro tracce.

 

  1. In Offagna: alle ore 19:00 circa di ieri, i militari della locale Stazione, nel corso di un posto di blocco effettuato nella frazione osimana di San Biagio, lungo la Via d’Ancona, procedevano al fermo e controllo dell’autovettura Fiat Tipo il cui conducente veniva identificato per M.S., nato in Marocco, Classe 1986, residente in Osimo, celibe, nullafacente, pregiudicato. Costui all’atto del controllo si mostrava con atteggiamento sospetto e ambiguo, talché veniva sottoposto a perquisizione sul posto con esito positivo in quanto trovato in possesso di sostanza stupefacente, ovvero di nr. 2 pezzetti del peso complessivo di grammi 1 di Hashish, debitamente sequestrati.

Pertanto, al termine del controllo, il fermato veniva segnalato all’U.T.G. – Prefettura di Ancona per: “Uso personale di sostanza stupefacente – art. 75 D.P.R. n. 309/1990”.

 

  1. In Loreto: alle ore 20:00 circa di ieri, i militari della locale Stazione , nel corso del controllo el territorio e degli esercizi commerciali, giunti in quella Via Pizzardeto, notavano una autovettura Smart in sosta nel pacheggio del Supermercato “OASI FAMILY” con due giovani a bordo. Costoro alla vista del mezzo militare assumevano un comportamento sospettoso tentando di allontanarsi con il veicolo. Immediatamente venivano fermati, controllati e identificati per P.A., nato a Osimo, Classe 1995 e M.C., nato a Loreto, Classe 1995, entrambi residenti a Castelfidardo, celibi, nullafacenti ed incensurati.

Sottoposti a perquisizione sul posto venivano trovati in possesso di sostanza stupefacente, ovvero di grammi 1,58 di Marijuana, sottoposta a sequestro.

Pertanto, al termine del controllo, i due giovani incensurati veniva segnalati all’U.T.G. – Prefettura di Ancona per: “Uso personale di sostanza stupefacente – art. 75 D.P.R. n. 309/1990”.

 

  1. In Castelfidardo: i militari della locale Stazione, a conclusione di indagini di P.G., deferivano in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per “Atteggiamenti pericolosi e/o violenti in ocasione di svolgimento di manifestazioni sportive – art. 6 bis della Legge n. 401/1989” due ultras della squadra di calcio dell’A.S.D. Castelfidardo identificati per uno studente minorenne 17enne, residente in Castelfidardo, celibe, incensurato e  Q.A., nato a Torino, Classe 1992, residente in castelfidardo, celibe, operaio, censurato alle FF.PP..

I predetti, già tenuti sotto controllo, in data 15 febbraio scorso, in quel centro e presso lo stadio comunale, in occasione dell’incontro di calcio “Castelfidardo-Amitermina”, accendevano e lanciavano in campo alcuni fumogeni. A loro carico veniva inoltrata, alla Questura di Ancona, proposta di aggravio della misura preventiva di divieto di accesso in luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (D.A.SPO.), essendo i due ultras già gravati da medesimo provvedimento.      

 

 

 

 

 

  1. In Filottrano: i militari della locale Stazione nel corso del controllo del territorio ed in attuazione con quanto disposto dal Comando Compagnia  operavano due importanti interventi:

 

  • alle ore 18:00 circa, a conclusione di mirata attività investigativa, veniva denunciata in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di “Furto in abitazione con destrezza in concorso – artt. 110, 624 bis e 625 del C.P.”, la nomade pregiudicata B.S., nata e residente a Jesi, Classe 1980, convivente, nullafacente. Costei il 15 aprile scorso, in concorso con altri due complici in via di identificazione, si presentava presso l’abitazione di una pensionata e vedova 78enne, sita in Largo Matteotti, con la scusa di chiedere informazioni su eventuali persone della zona disposte a cedere appartamenti in affitti, riusciva a carpire la fiducia dell’anziana e ad entrare in casa lasciando la porta aperta. La nomade pregiudicata riusciva a distrarre l’anziana donna asportandole alcuni monili in oro e denaro contante custoditi nella camera da letto per un valore stimato in € 2.500,00, allontanandosi subito dopo indisturbata e attesa da complici.

A carico della ladra seriale, grazie anche alla collaborazione della vittima, veniva raccolta una dettagliata descrizione somatica e poi eseguita individuazione fotografica che consentiva di individuare con assoluta certezza la malvivente, attualmente ricercata per irreperibilità.

 

  • alle ore 18:30 circa, a conclusione di indagini di P.G. relative alla querela sporta da un giovane 24enne di Filottrano, veniva identificato e deferito in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di “Truffa – art. 640 del C.P.” tale V.Q., nato a Forlì, Classe 1970, residente a Misano Adriatico (RN), celibe, rappresentante commerciale. Costui dopo aver pattuito con la vittima, attraverso il noto sito internet “www.ebay.it”, la compravendita di nr. 2 telefonini Samsung Xcover 2 ed aver incassato il agamento ella somma richiesta ovvero € 400,00 comprensivo delle spese di spedizione, ometteva di spedirgli uno dei due telefoni acquistati e per un danno patito stimato in € 200,00, senza più rimborsare la relativa cifra.    

 

 

Nell’arco del servizio sono stati controllati complessivamente nr. 40 veicoli, nr. 53 persone ed elevate contravvenzioni al codice della strada per omesso uso delle cinture di sicurezza, uso continuo e smodato del telefonino durante la guida.

 

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