Adesso TEUCO

Prosegue nelle Marche lo spoglio del tessuto industriale e produttivo.
Mentre per INDESIT e PRISMYAN le sorti sono già decise, e le preoccupazioni dei lavoratori e delle comunità interessate trovano di giorno in giorno maggiori e tristi conferme, si consuma in questi giorni la cessione della TEUCO di Montelupone da parte della finanziaria FIMAG della famiglia Guzzini al fondo tedesco CERTINA. L’acquirente, nell’incontro avuto con i sindacati, non ha ancora presentato il piano industriale (cosa piuttosto strana e grave) e per i lavoratori, già in regime di solidarietà, cresce l’incertezza di poter mantenere il posto di lavoro.

Tanti i marchi che hanno dato lustro e prosperità alla nostra regione per molti anni e che oggi nominiamo aggiungendo le parole “venduta e chiusa”: BENELLI MOTO venduta e chiusa, ANTONIO MERLONI venduta e chiusa, VILLEROY & BOCH venduta e chiusa; quest’ultima proprio dal fondo CERTINA che sembra prendere di mira le aziende che producono vasche e docce per idromassaggio, come il marchio ALBATROS di Spilimbergo (PN), acquistato nel 2010 e dichiarato fallito nel 2014.

Non sarebbe da escludere, visti i precedenti, il prospettarsi di un'altra vendita e chiusura di un’azienda importante e conosciuta in tutto il mondo. Viene da chiedersi se il management e la proprietà della TEUCO abbiano percepito negli anni passati che la crisi avrebbe potuto portare alla situazione attuale.

E la politica e le Istituzioni quali provvedimenti hanno preso per evitare la chiusura delle aziende e la perdita dei posti di lavoro? Quali opportunità vengono offerte oggi dalla Regione e dal Governo ai lavoratori per poter mantenere un impiego e non disperdere capacità e competenze già acquisite? Come garantire la dignità e l’autosufficienza che solo un lavoro ben retribuito può generare?

E’ capace “la solita politica” di dare risposte in modo concreto? No, visti i precedenti e quanto ancora sta accadendo. No, visto il silenzio colpevole di chi ha amministrato la regione nelle ultime legislature e dei candidati al consiglio regionale dei veccchi partiti di maggioranza e opposizione, in particolare di quelli recanatesi (PD – FI – UDC) che non sembra vogliano prendere le parti dei lavoratori. No, visto che i vecchi partiti stanno ancora sostenendo i dettami della globalizzazione, spacciata come un’opportunità per tutti ma che in realtà ha provocato squilibri e perdite economiche gravissime per il nostro Paese e per la nostra regione.
E’ arrivato il momento di cambiare classe politica, col Movimento 5 Stelle è possibile.

Movimento 5 Stelle.

;

Lascia un commento