Quali sono i professionisti baciati dalla fortuna che hanno ottenuto dalla Dea (Distribuzione Elettrica Adriatica s.r.l.), la società con socio unico Astea, l’incarico di accatastare tutte le cabine elettriche presenti nei territorio di Recanati? Il numero preciso delle cabine non si sa ma dovrebbero aggirarsi sull’ordine di 70, una più una meno, mentre di sicuro non a tutti i geometri della città (circa una quarantina) è stato fatto pervenire l’invito di manifestare il loro interesse ad essere inseriti nella lista dei possibili assegnatari dell’incarico, come il sito della Dea annunciava in maniera esplicita. Infatti molti professionisti lamentano di non aver mai ricevuto quell’invito tant’è che proprio in questi giorni sono partite lamentele e lettere di protesta all’ordine dei geometri della Provincia di Macerata perché prenda posizione e faccia sentire le proprie ragioni a tutela dell’intera categoria. La procedura, come il Carlino aveva già riferito nel febbraio scorso, non era già apparsa per nulla trasparente al consigliere di minoranza Sabrina Bertini che per prima aveva sollevato il problema lamentando come gli apparenti lodevoli intenti della società di offrire “un’occasione di lavoro per professionisti che stanno vivendo una situazione di grave difficoltà, legata alla crisi dell’edilizia, ed un’opportunità per giovani geometri per fare un po’ di esperienza, alla fine della fiera si fosse dimostrata una presa in giro.” Bertini evidenziava il fatto che l’invito, datato il 2 febbraio ed indirizzato teoricamente a tutti i geometri del territorio comunale, “riportava come data di scadenza per la manifestazione di interesse il 6 febbraio, cioè quattro giorni dopo, e per giunta non risultava essere stato inviato a tutti gli studi tecnici della zona. Prova ne è, affermava ancora il consigliere, che alcuni professionisti recanatesi, da me interpellati, mi hanno riferito di non essere stati oggetto di alcun invito e di aver saputo della cosa per caso e dopo la scadenza.” Gli stessi professionisti che oggi si sono decisi ad alzare la cresta e gridano allo scandalo e chiedono lumi all’ordine perché a sua volta si faccia parte attiva per chiedere spiegazioni all’Astea che è un consorzio con capitale a maggioranza pubblico. Altro fatto non secondario, che getta ulteriori ombre sulla procedura adottata, è che mentre ad Osimo il sindaco, per le cabine elettriche che ricadono nel suo comune, ha fatto un comunicato per pubblicizzare il concorso, “a Recanati, aggiunge infine Bertini, neanche quello. A questo punto sarebbe importante sapere chi ha ottenuto questi incarichi e come mai l’amministrazione comunale di Recanati non ha reso pubblico sul proprio sito istituzionale questa opportunità di lavoro per tutti i professionisti recanatesi.” Bertini avanza il sospetto che “forse solo pochi fortunati dovevano sapere? Mi piacerebbe conoscere i nominativi di quei professionisti recanatesi”.
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