MONTELUPONE 9/5/2015. Questa mattina alle ore 10,30 presso i locali della Scuola Elementare del centro storico, si è svolto il convegno “Verso il Presidio Slow Food del carciofo di Montelupone” per dare il giusto riconoscimento a un prodotto diventato un fattore identitario importante per la città di Montelupone. Durante l’introduzione Antonello Loreto, responsabile Slow Food della condotta Loreto Val Musone, ha manifestato la propria soddisfazione per l’inizio di questa procedura verso la definizione del settimo presidio delle Marche. In seguito è stata presentata la neonata associazione dei produttori di carciofi di Montelupone con la presidente Marisa Cipriani, fiera di dichiarare la firma di un disciplinare molto ferreo affinché si garantisca ai consumatori il prodotto con il marchio del presidio Slow Food, per una politica del buono, del pulito, del giusto. Il sindaco Rolando Pecora ha ricordato come il carciofo abbia radici profonde che affondano nell’anno 1000 fino alle prime sagre del 1400. “Perciò” dichiara “bisogna rimboccarsi le maniche e focalizzare l’attenzione sull’attività agricola”. Tesi appoggiata dal presidente della BCC Alberto Niccoli il quale, oltre ad osservare come oggi si cerchi di potenziare le differenze tra prodotti che sembrano identici quando non lo sono, annuncia il rilevante aumento delle iscrizioni presso gli istituti tecnico-agrari. “Segno che i ragazzi trovano una rispondenza nelle proprie aspettative, come vivere a contatto con la natura e avere attenzione verso la qualità più che alla quantità”. L’assessore alla cultura Giordano Elisei si è detto soddisfatto di come sta procedendo il progetto dopo le prime esitazioni, mentre Giocondo Anzidei Fiduciario Condotta Slow Food dei Sibillini ha concentrato il suo discorso sul rispetto del paesaggio e della biodiversità finora devastato dai vecchi metodi utilizzati dagli agronomi, come l’utilizzo dei pesticidi, con la promessa che Slow Food sarà al fianco dei produttori per una produzione adeguata. Giordano Nasini presidente provinciale della Coldiretti ribadisce il concetto della necessità, oggi, di produrre qualità più che quantità, introducendo il concetto di “distintività” del prodotto contro ogni omologazione. Pensiero in linea con la Legge n° 12 relativa alla salvaguardia delle razze a rischio dichiarata dalla dott.ssa Ambra Micheletti, responsabile dell’ASSAM, l’agenzia delle Marche impegnata a valorizzare le produzioni regionali di qualità con un elenco di 95 razze (90 vegetali e 5 animali). Il carciofo di Montelupone già da 2009 fa parte del repertorio conservato presso la Banca del Germoplasma a Monsampolo. Infine la Dott.ssa Alice Muccichini ha concentrato la sua relazione sulle proprietà e sulle caratteristiche del carciofo di Montelupone. Interessante per gli artisti e per gli appassionati di carte pregiate è stata la presentazione di Roberto Brioschi per la nuovissima “Montelupone Papier d’Art”, una carta creata con le foglie del carciofo eliminate, realizzata dal Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano presente in città per la 53° Sagra del Carciofo che inizierà nel pomeriggio fino a domenica sera.
Non sono mancati gli assaggi con i piatti degli Chef Errico Recanati del ristorante Andreina di Loreto che ha preparato il “carciofo fritto nel verdicchio con un flan di pecorino di fossa e pera caramellata”, e Andrea Tantucci del ristorante Il Gallo Rosso di Filottrano che ha cucinato una “zuppa di carciofi marchigiana”.
Nicla Cingolani
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