Noi di Su la Testa siamo esterrefatti dal comportamento del sindaco Fiordomo, soprattutto in questo inizio di secondo mandato.
Un primo cittadino dovrebbe, una volta legittimato dalla maggioranza dei votanti, governare nell’interesse di tutti i cittadini e non solo di chi lo ha eletto, ma Fiordomo pare non solo non governare nell’interesse di tutti, ma neanche nell’interesse di quella parte d’elettorato che gli ha garantito la riconferma. Ormai, in preda ad un delirio berlusconiano (o renziano che dir si voglia) di onnipotenza, si ritiene legittimato a fare il bello e il cattivo tempo senza dover rendere conto a nessuno.
Il nuovo mandato è partito all’insegna delle grandi opere a favore di interessi privati e potenti.
Facciamo due esempi lampanti.
Il primo è la fine del giardino naturale di Villa Teresa.
Incurante delle promesse pre-elettorali (di lasciare intatto il giardino) e di quelle post (salvare almeno gli alberi strapiantandoli altrove), il Sindaco si è venduto un’area verde pubblica (l’unica del quartiere, posta tra una parrocchia e due scuole) e ne ha autorizzato la devastazione al solo scopo di fornire un parcheggio a due piani ad un nuovo supermercato!
Il Comune ha sottolineato più volte che tutto è stato fatto a costo zero ma, ammesso che il parcheggio fosse sentito come bisogno dal quartiere (??), il più impreparato degli studenti di economia potrebbe far notare al Sindaco che non ha considerato i costi ambientali (distruzione del verde) e sociali (distruzione di un punto d’aggregazione naturale) dell’operazione. Oggi abbiamo qualche gioco per bambini sopra il tetto assolato del supermercato in un ambiente del tutto artificiale. Questi potevano essere piazzati nel vecchio giardino con 4 soldi, senza elemosinarli al supermercato (che come ogni privato, giustamente, non è che fa "beneficienza" ma ha chiesto-ottenuto molto, molto, in cambio). Troppo difficile però.
In ogni caso sarebbe bene ricordare che non esiste solo il bilancio quando si parla di scelte politiche e cosa pubblica.
Il secondo esempio, anch’esso abbastanza palese di difesa, se non promozione, degli interessi di un privato particolarmente potente, è la questione dei parcheggi a pagamento in centro storico.
Non tutti sanno che tutti i proventi dei parcheggi a pagamento di tutto il territorio recanatese finiscono nelle tasche dell’azienda che ha costruito e gestisce il parcheggio del Centro Città (2.0 come lo chiamano loro).
Detto questo, ogni volta che si aumenta la tariffa, l’orario di pagamento o il numero di parcheggi blu, non si fa altro che mettere soldi dei cittadini nelle casse di questa azienda privata.
Una volta terminato il nuovo parcheggio, coi suoi circa 300 posti a pagamento, ci saremmo aspettati un riequilibrio tra parcheggi a pagamento e parcheggi “bianchi” ed invece che ha fatto il Sindaco?
Ha aumentato il numero dei parcheggi a pagamento, ha aumentato la tariffa di quelli in via Cesare Battisti ed ha esteso l’orario di pagamento della sosta fino alle 24 per i mesi estivi perfino nei parcheggi del Corso, di Porta Cerasa e altri.
Questo è un danno per le tasche dei cittadini e per gli esercizi commerciali del centro storico a solo beneficio non delle finanze del Comune, ma delle tasche del privato gestore del Centro Città!
Che poi le due opere di cui abbiamo fatto cenno siano fortemente "imparentate" tra loro, essendo coinvolti grosso modo gli stessi tecnici progettisti, la stessa ditta esecutrice principale dei lavori, ecc. sarebbe un altro discorso che meriterebbe approfondimento a parte.
E noi che pensavamo che un Sindaco dovesse fare l’interesse generale dei cittadini.
Eeeeeh…poveri illusi!
Il movimento politico Su la Testa Recanati
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