Pare sia questo il triste epilogo di queste due belle storie di sport: un finale amaro scritto anticipatamente dall’amministrazione Fiordomo e dal suo modus operandi che ormai permea ogni pagina della biografia politica recanatese.
Più di un milione di Euro. Più di un milione di Euro sono stati impiegati negli ultimi anni dall’amministrazione per gli impianti sportivi; più della metà dei quali proprio per interventi sulle strutture messe a disposizione delle società citate. Più di un milione di Euro, finiti in operazioni impulsive, provvisorie, contingenti, dettate dalle esigenze del momento, scollegate da qualsiasi progetto razionale ed organico di fondo. Costi altissimi, come sempre accade quando non si agisce per risolvere, ma di volta in volta per arginare temporaneamente una falla.
Così ad esempio sul palazzetto del basket, dove sono state messe più volte le mani negli anni senza mai adeguarlo effettivamente alle esigenze (es: parcheggi?) ed alle ambizioni della società e degli sportivi al seguito. Solo l’intervento più recente ha avuto un costo superiore ai 100̇000 Euro, eppure, già in queste ultime due stagioni Pierini & co. hanno potuto disputare gli incontri a Recanati soltanto grazie a delle deroghe! Un rischio che in questa categoria la società non può più permettersi; e, dunque, complice anche l’assenza di sponsorizzazioni locali, pare sia arrivata l’amara decisione di emigrare (seguendo le orme di Musicultura?).
Sulle vicende calcistiche bisogna partire da lontano. Il restyling dello stadio di Villa Musone è uno dei primissimi atti del Fiordomo sindaco: respinte le perplessità dei soliti criticoni, che non ritenevano opportuno un simile investimento per un campo ubicato ai confini del territorio recanatese, il primo cittadino ha aperto prontamente le casse comunali per rinnovare tribune, spogliatoi e manto con erba sintetica (giusto poche stagioni prima, rifatto in erba naturale)… proprio tali operazioni, costate 470̇000 Euro di soldi pubblici, hanno portato ad un ulteriore restringimento delle dimensioni del campo di gioco… Che dunque oggi, dopo pochissimi anni, non risulta più a norma per poter ospitare la neopromossa squadra locale!
Il quadro fantozziano si completa con le vicende della zona-stadio Tubaldi, dove il vecchio campo di calcio “Fratelli Farina” è stato sostituito con un campo da calciotto (!?) – delle dimensioni di un campo di tennis – chiaramente inadeguato alle esigenze delle società calcistiche (U.S.D. Recanatese, relativo Settore giovanile, CSI, Europa Calcio – già costretta ad emigrare a Loreto – per citarne alcune) e non solo. Tralasciando l’ “impalcatura provvisoria” divenuta col tempo “tribuna permanente” nell’ormai unico stadio superstite di dimensioni “regolarmente utilizzabili” rimasto nella cittadina leopardiana, i 600̇000 Euro spesi per i lavori al Tubaldi rischiano concretamente di avere vita breve poiché, ovviamente, il campo del Tubaldi finirà per essere ancora più abusato di quanto non lo sia già, con tutte le scontate e prevedibili conseguenze.
Congratuliamoci ancora con il Basket Recanati e con il Villa Musone Calcio. E salutiamoli di nuovo.
Salutiamo il milione di euro che se n’è andato nei modi poco lungimiranti raccontati. Salutiamo il prossimo che se ne andrà… per creare una mini-Formello o una mini-Coverciano, una “ciclabile del Danubio” o un’Adriatic Arena, un palazzetto del ghiaccio o una attrezzata palestra olimpionica… o, più verosimilmente, per creare altri divertenti aneddoti per l’e-lettore (magari anche in Regione)!
Su La Testa Recanati
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