nel bel mezzo di cene elettorali, sia di carne che di pesce per accontentare tutti i palati, e della resa dei conti interna al partito per i voti mancanti, si riesce anche a fare un Consiglio Comunale.
Purtroppo per i cittadini recanatesi però ancora una volta si passa da aperitivi offerti e pacche sulle spalle a batoste e mani infilate nelle tasche.
Infatti il Comune di Recanati ha dovuto ripianare un disavanzo di 2 milioni di euro, dovuto per metà a crediti che non potranno essere riscossi e per l'altra metà a giudizi legali che vedranno, forse, perdere l'amministrazione comunale.
Le tasse comunali più alte d'Italia hanno strangolato tanti cittadini ed imprese che non sono riusciti ad onorare il debito mentre l'amministrazione si è divertita a non rispettare la Convenzione con il Centro Mondiale della Poesia provocando l'altra parte del buco di bilancio, ora che tutti i nodi vengono al pettine.
Tranquilli però! A pagare saranno sempre i cittadini, chiamati a risanare il buco con un piano di rientro che durerà per i prossimi trenta anni, come già fatto poco tempo fa per la rinegoziazione dei mutui che costerà, sempre per i prossimi trenta anni, altri 2 milioni di euro in più circa.
Comuni virtuosi come Castelfidardo hanno avanzi di amministrazione, grazie ad una tassazione più bassa, a previsioni di entrate oculate ed a una gestione seria del proprio bilancio.
I cittadini recanatesi invece, oltre al danno di aliquote assurde (il 16 giugno arriverà l'ennesima batosta di questa amministrazione) subiranno anche la beffa per ben trenta anni di dover pagare i clamorosi buchi causati dalla scellerata gestione dei soldi pubblici.
Simone Giaconi
Capogruppo Obiettivo Recanati
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