Furti ed atti vandalici ai danni delle chiese recanatesi

Occhi aperti, telecamere in funzione e appello ai cittadini ad una maggiore sorveglianza dei luoghi di culto: è la raccomandazione che lancia ai fedeli don Pietro Spernanzoni da cinque anni parroco a Recanati della Cattedrale e di altre chiese del centro storico. Si dice profondamente addolorato per i continui atti di vandalismo nei confronti delle chiese cittadine oggetto anche di continui furti. E’ proprio di due giorni fa, non appena riaperta San Domenico, la chiesa di piazza Leopardi, la manomissione delle finestrelle anti volatili mentre un candelabro nella chiesa di Sant’Agostino è stato spezzato in due parti. D’accordo che le chiese vanno tenute aperte, come si è raccomandato Papa Francesco, ma non sempre c’è la possibilità di controllarle tutte durante il giorno. In agguato c’è il rischio furti. Danni in Cattedrale si sono registrati, ricorda Don Pietro, quando le telecamere non erano ancora piazzate. “Al Duomo, sei mesi dopo l'apertura, hanno rovesciato la pila dell'acqua santa facendo un danno anche al pavimento perché pesa sui tre quintali e mezzo e hanno dovuto lavorare parecchio per rovesciarla. C'è anche qualche alcolizzato che si serve della chiesa, specie quelle vicine ai bar che generalmente tengono la toilette chiusa a chiave, come bagno pubblico, confessa ancora Don Pietro. Abbiamo avvertito più volte i vigili e i carabinieri e anche i fedeli.” Don Pietro invita i cittadini ad essere più attenti, accorti e collaborativi: “chi ama le opere d'arte della città passando davanti ad una chiesa potrebbe affacciarsi per controllare che tutto vada bene. Se ci fosse un po' più di controllo anche da parte della cittadinanza può darsi che qualcosa si rimedi.” Don Pietro confessa di aver individuato il ladruncolo che periodicamente, ogni due/tre mesi, fa la visita alla cassetta delle offerte, “perché quando me lo segnalano vado a rivedere le immagini immortalale dalle telecamere e ho scoperto chi è. Da San Domenico hanno portato via addirittura l'intera cassetta delle offerte, pesante circa 25 chili e alta 70 cm, ritrovata poi a Chiarino. E’ impossibile, io credo, che nessuno se ne sia accorto visto che la Chiesa è in piazza!” Anche padre Raffaele della chiesa dei Passionisti di Recanati ha da segnalare purtroppo episodi incresciosi. “Si nascondono nel confessionale per rubare e so di un prete, racconta padre Raffaele, che si era portato il computer dentro il confessionale per lavorare mentre aspettava: gli hanno rubato addirittura anche il computer! Ho tenuto aperta la chiesa della Madonna de Le Grazie, quella piccolina che abbiamo nel quartiere, e anche lì più di una volta mi hanno chiamato che c’erano delle persone estranee sopra l'altare per vedere se quello che è appeso sulla statua della Madonna avesse valore. Si ingegnano: hanno messo il biadesivo nel metro riavvolgibile per rubare i soldi nella cassetta delle elemosine senza sfondarla. Un parroco dietro la cassetta aveva scritto “non rompetemi la serratura perché costa di più di quanto voi potete rubare qui.” Che tristezza! E' il non rispetto dell'altro, la mancanza di fiducia che mi fa più male.”

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