Dove sono le opere dell’artista Biagio Biagetti e degli altri artisti recanatesi?

Il consigliere Comunale Antonio Baleani del Gruppo Obiettivo Recanati, con la presente interrogazione vuole conoscere la motivazione per cui le opere di notevole rilevanza artistica del Prof Biagio Biagetti di proprietà di questo Comune, da diversi anni non sono esposte al pubblico in modo permanente.

Questa interrogazione nasce anche dalla necessità e dalla sensibilità artistico-culturale di tanti cittadini che spesso ci chiedono che fine hanno fatto le tante e meravigliose opere dei nostri grandi artisti locali e dalle ultime dichiarazioni dell’Assessore alla Cultura in cui afferma che rimarrà in mostra permanente la fotografia di Mario Spadano, fotografo di scena del film Il Giovane Favoloso.

I bozzetti del Biagetti donati al Comune di Recanati nel 1949 sono 7 e raffigurano opere realizzate in varie e importanti chiese italiane. Dal momento della donazione tali opere sono state sempre esposte, prima alla Pinacoteca Civica, successivamente al nuovo Museo Civico di Villa Colloredo, dove da alcuni anni risultano tolte. Fatte salve alcune sporadiche mostre in occasioni particolari, le opere del Biagetti da alcuni anni giacciono in magazzini non idonei dove dormono accatastate insieme ad altri numerosi quadri di grandi pittori recanatesi come Peruzzi, Politi, Simboli, Gigli, Patrizi, Fra piccini, che tutti insieme rappresentano un grande patrimonio artistico della città.

L’opera del Prof. Biagio Biagetti dimostra il suo notevole spessore artistico, culturale e il grande talento dell’uomo, che concepì il proprio lavoro come una missione e una vocazione, lasciando un segno inconfondibile e originale carico di umanità e di religiosità, scrivendo anche importanti saggi e tenendo conferenze. Dal 1945 al 1948 fu anche presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani.

Penso che con l’occasione sia dovuto ricordare molto sinteticamente il suo percorso artistico; giovanissimo divenne discepolo del Seitz con cui dipinse le cappelle della Basilica Loreto, nel 1906 fu eletto consigliere al Campidoglio in una lista cattolica, fu membro della giunta pontificia per l’arte Sacra di S. Luca dell’Accademia dei Virtuosi del Pantheon di cui fu anche reggente, poi nel 1921 fu nominato da Papa Benedetto XI direttore della Pinacoteca Vaticana e nello stesso anno istituì il laboratorio di restauro del Vaticano, curando personalmente le stanze di Raffaello, i mosaici di S. Maria Maggiore, gli affreschi della cappella Sistina e della cappella Paolina. Le sue pitture sono presenti nelle chiese e cattedrali di Udine, Loreto, Treviso, Padova, Roma, Bologna, Parma, Macerata, Jesi e altre.

Chiediamo perciò;

  1. Quando l’attuale giunta intende ricollocare in modo permanente al Museo Civico le opere del Biagetti.
  2. Se le opere danneggiate a causa dell’inadeguato deposito o trasporti vari, saranno presto restaurate.
  3. Se nei locali in cui sono depositate le opere vi siano strutture e impianti idonei alla conservazione delle opere stesse.
  4. Se esiste una precisa e completa catalogazione di tutte le opere giacenti nei depositi vari dei pittori recanatesi di proprietà di questo comune (opere di Cesare Peruzzi, Arturo Politi, Igino Simboli, Irnerio Patrizi, Lorenzo Gigli, Frapiccini e altri) e, nel caso positivo, di renderla pubblica quanto prima.
  5. Di trasformare i magazzini in museo accessibile a tutti.

 

Essendosi verificati in alcune opere anche dei danneggiamenti, preoccupati della situazione a rischio in cui versa il patrimonio artistico della quadreria della città, chiediamo un concreto impegno.

Recanati 24 giugno 2015

 

                                                                                                           Antonio Baleani

                                                                                                   Gruppo Obiettivo Recanati  

 

 

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