Sto seguendo con profonda attenzione, in questi giorni, il dibattito che si sta sviluppando intorno alla prossima nomina del Segretario Provinciale e condivido molte delle analisi che sono state sviluppate nei vari interventi disparati e riportati via stampa. Ho apprezzato soprattutto la volontà di convergere su di una figura che si renda primariamente disponibile a sacrificarsi per il partito, attraverso un lavoro dedito e puntuale, finalizzato esclusivamente a rilanciare l’attenzione su alcuni temi centrali, strategici e nevralgici del nostro territorio. Penso a temi come quelli dell’ambiente e la gestione dei rifiuti, la tutela del paesaggio e la pianificazione urbanistica, la sanità ed i servizi e la questione aperta dell’aggregazione delle tante municipalizzate anche e soprattutto secondo quelle che sono le attuali direttive ministeriali. Solo un segretario che si dedichi pienamente a questi obiettivi, coadiuvato da una squadra animata dallo stesso entusiasmo e voglia di sacrificio, può finalmente sperare di riuscire a risultare efficace nella sua azione. Proprio per questo condivido pienamente la proposta da più parti avanzata di una scelta esclusiva, scevra da ogni ambizione personale, dove il futuro segretario rinunci a priori a qualsiasi altro tipo di incarico gli si possa presentare durante l’arco di tutto il suo mandato, ma aggiungerei anche a quelli prossimi alla sua immediata scadenza, proprio per evitare che la sua attività finisca per essere inquinata da interessi particolari e da secondi fini, aspetto umanamente più che comprensibile quando non si fissano prima regole e condizioni chiare. Personalmente ho sempre cercato di caratterizzare la mia attività politica nel segno del rispetto delle regole e della trasparenza e di conseguenza come ho fatto in occasione delle recenti candidature alle elezioni per il consiglio regionali, dopo che il mio nome era stato più volte tirato in ballo, annunciando via stampa la mia non disponibilità e la volontà di lavorare al solo ed esclusivo servizio del partito, sempre fedele a questo spirito annuncio ora di essere pronto ad essere preso in considerazione per il ruolo di Segretario Provinciale dal tavolo di concertazione unitario che in queste ore sta lavorando per raggiungere una sintesi. Sono attualmente il primo dei non eletti nella lista del Pd Marche per la Camera dei Deputati e già in passato, e soprattutto in occasione di quella particolare elezione, ho cercato di dimostrare tutto il mio attaccamento al partito con una campagna elettorale condotta nel segno del massimo impegno e del sacrificio, nonostante, dopo l’ottimo risultato delle Parlamentarie, degli strani meccanismi mi avessero penalizzato collocandomi in una posizione praticamente ineleggibile. Tanti compagni ed amici del partito, forse in parte perché memori di quell’esperienza mi hanno incoraggiato e spinto in questo decisione. La mia stessa attività come Assessore alla Cultura svolta a Recanati nel precedente quinquennio amministrativo oltre che aver lasciato dei segni tangibili sul territorio, ancora chiaramente percepibili, ha senza dubbio contribuito ad accrescere le mie competenze, a sviluppare un’attenta sensibilità a tutte quelle che sono le problematiche centrali e cogenti della nostra Provincia e a focalizzare una serie di strategie per tentare di risolverle. Ora libero da vincoli amministrativi importanti, ma anche e soprattutto da inevitabili conflitti d’interessi, vorrei mettere a disposizione tutta la mia esperienza acquisita e gran parte di quel tempo recuperato con la fine del mio mandato da Assessore per il partito provinciale e per la sua segreteria. Spero vivamente che questo mio intervento possa rappresentare un valido contributo per riuscire a raggiungere quella sintesi finale ed unitaria, base indispensabile per costruire un partito più solido ed efficiente sul nostro territorio, troppo spesso in passato penalizzato proprio per la sua insita debolezza rispetto alle altre Federazioni.
Andrea Marinelli, Presidente Commissione Cultura Comune di Recanati.
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