Tre aziende che ci riportano subito al destino di una grande famiglia di industriali recanatese: la Teuco, i F.lli Guzzini e IGuzzini illuminazione eppure il loro futuro è l'uno diverso dall'altro. Nella prima, la Teuco, oggi “non c'è più al suo interno un dirigente con il nome Guzzini, sottolinea Marco Ferracuti, segretario regionale CISL, in quanto non più controllata dalla Fimag, la finanziaria della famiglia, ma da giugno dalla società tedesca Certina Holding. Nei giorni scorsi ci siamo incontrati con la gestione per la presentazione del piano aziendale e la proprietà si è presentate con prudenza a testimoniare la consapevolezza della situazione molto complessa che sta attraverso l'azienda e i suoi circa 200 dipendenti.”
Numeri drammatici quelli della Teuco che ha chiuso il 2014 con una perdita di circa 10 milioni: un segno meno che parte dal 2007 quando si era registrata la prima perdita di un milione e 600. Anche il fatturato ha percorso una china drammatica passando dai circa 106 milioni del 2004 ai 38 del 2014. “L'impressione è che nel passato ci sia stata una gestione un po' distratta. L'obiettivo della Certina Holding, spiega Ferracuti, è quello di metterla in sicurezza entro il 2016 e per il 2017 raggiungere un pareggio di gestione. Già questo sarebbe un risultato importante per poi iniziare un rilancio dell'azienda prevedendo anche investimenti.”
Ma il primo neo per il segretario regionale Cisl è l'incremento dell'utilizzo del contratto di solidarietà. “Ancora una volta ci troviamo ad utilizzare subito la scorciatoia di risparmiare sulla forza lavoro. Il contratto di solidarietà è in essere da gennaio con la vecchia proprietà: è stato utilizzato per il 10% a gennaio e via via a luglio siamo arrivati quasi al 30%. Quindi con l'ingresso di Certina si è raddoppiato l'utilizzo della solidarietà.” Eppure, secondo Ferracuti, l'azienda ha un marchio riconosciuto nell'Italia e nel mondo e ci sono tutte le condizioni per rilanciarla e recuperare il fatturato. “Ci sono mercati in crescita dove possiamo vendere prodotti di qualità come quelli della Teuco e speriamo che la nuova gestione riesca ad intercettare questa opportunità e a produrre ricchezza e occupazione. Abbiamo concordato di vederci con una certa frequenza per verificare l'andamento della situazione perchè siamo molto preoccupati ma fiduciosi perchè vediamo le enormi possibilità che la Teuco può avere.”
La F.lli Guzzini, invece, fa i conti con la cassa integrazione straordinaria dovuta anche alla perdita registrata l'anno scorso di circa 3 milioni di euro con un fatturato che è passato dai 35 milioni del 2011 ai 25 scarsi del 2014. “La perdita si è registrata sopratutto nel mercato italiano che siamo convinti, dice ancora Ferracuti, che con il lancio di nuovi prodotti e di pubblicità del marchio possa essere recuperata velocemente. Ma occorre farsi conoscere. Non si può dare il nome per scontato e sono oltre 15 anni che l'azienda non fa un'azione pubblicitaria significativa. All'estero c'è grande fame del made in Italy e un prodotto bello e di grande qualità come questo ha tutte le possibilità di trovare sbocchi sul mercato. Sono propositi ed obiettivi ma nel frattempo c'è la cassa integrazione straordinaria per un anno, un medio periodo dove è possibile recuperare mercato e osservare se cresce un trend che inverta la tendenza negativa degli ultimi 4 anni.”
Infine il gioiello di famiglia, la IGuzzini illuminazione “siamo su un altro pianeta, confessa Ferracuti. E' un'azienda che sta incrementando il suo fatturato, genera utili, ha implementato i livelli occupazionali in maniera significativa, il 2014 ha pagato un premio di risultato per i lavoratori per il raggiungimento degli obiettivi e in questo momento si sta trattando un nuovo contratto integrativo per renderlo di maggiore soddisfazione. Qui bisogna dare atto che c'è una gestione oggettivamente più oculata dove negli anni ci sono stati sempre investimenti lungimiranti che hanno portato risultati. L'azienda ultimamente ha di fatto stravolto la sua produzione: ha capito che il futuro erano i led ma questo significa ricerca, sviluppo, capire che cosa vuole il mercato, anticipare le cose, investimenti e capacità.”
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