Gdf contesta a Rainbow detrazioni di 11 milioni di euro

Utili per circa 11 milioni di euro derivanti da proventi di film d'animazione e 'reinvestiti' in altre pellicole ma detratti dalle tasse fuori tempo massimo, tra il 2011 e il 2012, e contestati come evasione fiscale. E' l'ipotesi di accusa mossa alla Rainbow srl, la società delle fatine Winx, in una denuncia presentata dalla Guardia di finanza alla procura di Ancona. Nel periodo considerato, secondo quanto apprende l'ANSA, lo studio di animazione e azienda di produzione televisiva e cinematografica di Iginio Straffi si è avvalso di una norma del 2007 (la 'tax shelter') che consentiva di detrarre dalle tasse gli utili dei film, sulla base dei costi sostenuti per produrne altri e favorire investimenti nel settore. Secondo la Gdf però, anche se inerente costi realmente sostenuti, l'imputazione in bilancio delle deduzioni sarebbe stata tardiva.

Con tale interpretazione della norma che ha dato origine alla denuncia penale, si ipotizza il reato tributario di dichiarazione infedele delle imposte (art. 4 della legge 74 del 2000), in quanto vi sarebbe stata un'erronea imputazione delle detrazioni in bilancio: imponibili di 8,5 milioni di euro nel 2011 e 2,5 milioni nel 2012 riguardanti costi per film come i 'Gladiatori di Roma', uscito nel 2012. La segnalazione è scaturita da una verifica fiscale condotta tra fine 2014 e inizio 2015 negli uffici della Rainbow. Al momento si tratta soltanto di un'ipotesi accusatoria che riguarda il complesso meccanismo della formazione del bilancio, e in particolare le modalità di applicazione del beneficio fiscale (L.244 del 2007) disciplinate da un decreto attuativo del ministero dei Beni culturali. Ora la questione è al vaglio della procura, che dovrà valutare se sussistano i presupposti per esercitare l'azione penale oppure chiedere l'archiviazione delle accuse. 

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