Un nuovo parcheggio in zona leopardiana: Comune e Centro Studi di nuovo in guerra?

Finalmente il turismo sta diventando una risorsa per la città.” Gioisce Alessandro Biagiola, delegato ai lavori pubblici al Comune leopardiano, di fronte all'immensa folla di turisti che in questi giorni, causa anche il maltempo, sta invadendo Recanati curiosa anche di vedere con i proprio occhi i luoghi dove è stato girato il film di Martone “Il giovane favoloso”. Per Biagiola è importante ora “continuare la creazione di infrastrutture come i parcheggi per accogliere le tante persone che sono attratti dalle nostre specificità, prima fra tutte Giacomo Leopardi. Quindi credo che non sia più derogabile la creazione di parcheggi in zona Montemorello.”

Ecco qua preannunciata la ripresa nei prossimi mesi della battaglia contro il Centro Nazionale Studi Leopardiani per la realizzazione del parcheggio in un’area del Parco del Colle dell’Infinito, a ridosso dell'ex ospedale cittadino. Una storia vecchia di alcuni anni che già conta il ricorso alle vie legali con tanto di pronuncia del Tar a cui nel 2012 era ricorso il CNSL contro l'espoprio dell'area avviato dal Comune. Un progetto vecchio, partito addirittura prima dell'era della Giunta di Fiordomo quando a capo della città era Fabio Corvatta, oggi presidente del Centro. La trasformazione urbanistica di quella parte del parco, a fianco dell'ex laboratorio analisi dell’ospedale, era stata inclusa nel piano particolareggiato del Colle dell’Infinito redatto dall’architetto Dierna.

Subito dopo il suo insediamento Fiordomo ritornò all'attacco e fece approvare dal Consiglio Comunale l'azione espropriativa d'urgenza dell'area sotto il Colle dell'Infinito, circa 3.000 mq, di proprietà dello stesso Cnsl, per la realizzazione di un parcheggio pubblico di 50 posti auto, senza però giungere a conclusione per la ferma opposizione del Centro che era, appunto, ricorso al Tar. Il valore di esproprio era stato calcolato dall’ufficio tecnico in 14 mila euro mentre la spesa del parcheggio si aggirava intorno ai 200.000 euro. A questo punto tutto si ferma, anche l’iter procedurale della pratica di variante, che trasformava quell’area da verde in servizi, che non torna più in Consiglio per la sua adozione definitiva e poi passare al giudizio degli organi tecnici della Provincia.

“Di fronte al ricorso al Tar e al rischio di uno scontro istituzionale che noi non vogliamo, commentò a suo tempo lo stesso Biagiola, abbiamo preferito per ora soprassedere al progetto essendo sopraggiunte anche altre priorità. Sono, comunque, dell’avviso che l’opera rimane importante ed utile per la città e soprattutto per i residenti e i commercianti di Montemorello nonchè per chi si reca in ospedale.”

Una convinzione ribadita oggi non tanto per la salvaguardia del commercio della zona e della struttura dell'ex ospedale, ormai entrambe ridotte ai minimi termini, quanto per il riaccendersi dell'interesse turistico dei luoghi leopardiani che in questi giorni ha fatto registrare numeri da record in termini di presenze e che ha portato al tutto esaurito i posti auto presenti in città, compreso il nuovo parcheggio di viale Adriatico.

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