Non c’è proprio pace per il distaccamento dei Vigili del Fuoco a Recanati, un sogno coltivato da tempo dal sindaco Fiordomo ma che ogni volta che sembra fatta, c’è qualcosa o qualcuno che ci mette lo zampino e spariglia di nuovo le carte.
Nel dicembre scorso ci fu la cerimonia ufficiale di consegna delle chiavi della nuova sede (realizzata nella struttura dell'ex FBT in via Pittura del Braccio) al comandante provinciale Achille Cipriani accompagnato, a sua volta, da oltre 20 Vigili del Fuoco che una volta al mese avrebbero dovuto essere presenti in città per gestire un percorso formativo per nuovi volontari e per garantire il soccorso con una squadra operativa munita di autobotte APS multisoccorso.
Passato il primo mese, però, di loro si persero tutte le tracce finché ad agosto, dopo un assurdo tira e molla fra Comando VV.FF., Sindacati, Regione Marche e la stessa Amministrazione, giunse in città il tanto atteso distaccamento con un APS e un mezzo fuoristrada. Sembrava fatta!
Dopo la sperimentazione estiva, nell’ambito del progetto di tutela dagli incendi boschivi, si dava quasi per scontato che quel personale e quei mezzi rimanessero anche dopo settembre attivando quel progetto della Protezione Civile Regionale “20 minuti” ideato per assicurare la presenza sul territorio dei Vigili del Fuoco in caso di emergenza nel minor tempo possibile.
Invece il decreto del Ministero dell’Interno dell’8 luglio scorso nell’approvare la ripartizione degli organici dei distaccamenti permanenti del Comandi provinciali VVF cancella con un colpo di spugna la città di Recanati. Alla sede centrale di Macerata si affiancheranno solo quelle periferiche di Camerino, Tolentino, Civitanova e Visso.
Non certo una buona notizia per questo territorio che in questa estate afosa ha visto più volte alzarsi le fiamme, sia per effetti naturali, sia, purtroppo, per dolo, specie sulla costa.
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