E' stato rappresentato in tutti i modi Giacomo Leopardi: da studioso, misogino, goloso di gelato e di confetti, mentre entra in un bordello a Napoli, in bicicletta o in vespa con il casco… L'ultima trovata è quello di utilizzarlo come un nickname per un profilo facebook. E fin qui, tutto sommato, nulla di male. Ma fa sorridere quanto è accaduto nei giorni scorsi di fronte ad un black-out che ha coinvolto Skype, la più importante applicazione per telefonare e videochiamare attraverso Internet. Improvvisamente si sono bloccate tutte le linee ed è facile immaginare la rabbia delle migliaia di utenti e il frenetico tentativo del gestore di calmare gli animi e, nel frattempo, risolvere il problema. Sull'account Twitter italiano di Microsoft, proprietaria di Skype, ad un certo punto a lamentarsi del disservizio è anche un fantomatico Giacomo Leopardi: "Skype è down. Ero in video chiamata con Silvia…". Come ad un utente qualsiasi in carne ossa, senza rendersi conto di quel nome importante e ormai, ahimè!, da tempo nell'aldilà, i gestori dell'account hanno prontamente risposto cercando di non perdere il cliente e, quindi, rassicurandolo che l'inghippo stava ormai per essere risolto: “Siamo al lavoro per risolvere il problema che impedisce ad alcuni utenti l’accesso a Skype. Ci scusiamo per eventuali disagi". E speriamo solo che il disservizio non sia … all'infinito.
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