Io sono in via Aldo Moro.

C'è voluto un gruppo di appassionati gigliani, provenienti dalla Finlandia e accompagnati dal cittadino onorario della città di Recanati Torsten Brander, per rompere una specie di tabù nella vita artistica e personale di Beniamino Gigli. In onore di questi ospiti nei giorni scorsi è stato organizzato un concerto lirico all'Aula Magna del Comune dove, naturalmente, sono stati cantati i brani cavalli di battaglia del tenore recanatese. Fra questi anche “La canzone dell'amore” che almeno a Recanati, non si ricorda sia stata mai eseguita per non creare problemi con la famiglia Gigli. Il perché è tutto nel ritornello della canzone e nel suo sottotitolo: “Solo per te, Lucia, va la canzone mia” ed è ovvio pensare come questa canzone d'amore fosse stata allora, seppur segretamente, dedicata a Lucia Vigarani, il grande amore non ufficiale di Gigli. Come ormai è noto l'artista sposò nel 1915 Costanza Cerroni da cui nacquero due figli: Rina ed Enzo. Nel 1932, però, incontrò Lucia Vigarani con la quale ebbe una relazione segreta dalla quale nacquero tre figli: Giovanni, residente a Recanati, Gloria, deceduta nel 2006 e Maria Pia che abita a Roma. Una storia d'amore appassionata costretta, per gli usi di quell'epoca, a rimanere nascosta anche se Gigli non fece mancare nulla alla sua seconda famiglia, né in termini economici né, tanto meno, in termini affettivi e di presenza. Uno spaccato importante della vita di Gigli che meraviglia come non sia stato preso in considerazione dal regista Giuseppe Conti che si appresta a portare sullo schermo cinematografico proprio la vita e la figura dell’artista Gigli. E chi meglio del figlio Giovanni, “Giovannino” come affettuosamente lo chiamava il padre Beniamino nelle lunghe lettere che gli scriveva o nella appassionate telefonate che scambiava con Lucia, è in grado di fornire al regista e al suo staff particolari inediti, foto e testimonianze dal vivo dell'artista uomo, innamorato e affettuoso con la sua famiglia? Giovanni, tra l'altro, stesso viso e stesso carattere generoso del padre, ha raccolto i ricordi degli ultimi 20 anni della vita di Gigli in un libro dove sono riportati anche i documenti in suo possesso. “Nessuno mi ha interpellato, ci dice, ma naturalmente io sono disponibile se c’è qualcuno che ha voglia di parlare con me. Io sono qui in via Aldo Moro a Recanati.”

 

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