Apprendiamo proprio questa mattina, che la Polizia Giudiziaria di Macerata, ha notificato all’amministrazione condominiale dell’edificio Hotel House, il dissequestro di uno degli ascensori, al solo fine di permettere l’avvio dei lavori di messa a norma dello stesso.
A questo punto, diviene doveroso porsi un interrogativo: “chi pagherà i lavori di messa in sicurezza dell’ascensore dissequestrato?”
E già perché se ne sono sentite tante sulle possibili “soluzioni” da adottare. L’annosa questione Hotel House, che annovera tra le preminenti problematiche, le gravose morosità sui ritardati pagamenti delle utenze (luce, acqua e gas), oltre che l’anomalo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, sembra aver ormai assunto i connotati della storia de “La Sora Camilla”.
Tutti si propongono fautori di populistiche campagne pro Hotel House, ma poi nessuno veramente si prende a cuore la questione in prima persona.
L’ultimo paladino intervenuto sulla vicenda, è il Segretario Regionale della Lega nord, Dott. Paolini.Su di un video pubblicato sul proprio profilo di Facebook, dove appare puntualmente contornato da un esiguo gruppo di residenti del palazzone, l’esponente del Carroccio invita imprenditori e associazioni ONLUS, a stanziare i fondi necessari a raggiungere la quota di pagamento dei lavori di ripristino dell’ascensore pari a ca. 10.000€.
Si avete capito bene si rivolge alle associazioni ONLUS, ma non ci spiega come un’associazione, che non produce lucro e/o profitto, possa reperire tali fondi. Per caso dobbiamo affidarci all’adagio che in situazioni di crisi è l’ospedale che deve aiutare la chiesa? Oppure aspettiamo che Pantalone come al solito paghi per gli altri?
Alternativa Civica, avendo avuto modo di ascoltare l’umore dei residenti e di molti cittadini di Porto Recanati, propone di adottare una misura molto più drastica, prendendo definitivamente le distanze dai palliativi propagandistici che altro non fanno se non procrastinare un’emergenza oramai cronica.
Esistono situazioni di morosità all’interno dell’edificio, che sono palesemente pretestuose. Alcuni proprietari di diversi appartamenti, che su di essi maturano pigioni assai cospicue, si rifiutano di partecipare alle spese condominiali, senza addurre motivazioni pertinenti.
Ebbene, non dovrebbe essere complicato risalire a questi ingiustificati inadempienti. Perché quindi non obbligare i “morosi furbetti” a pagare quanto dovuto, dietro intimazione di ricorrere ad azioni giudiziarie?
Dinanzi al rischio di pignoramenti o sequestri, forse qualcuno si deciderà a mettere mano al portafoglio.
Certi che i legali che seguono tali vicende, siano già all’opera verso questa direzione, ci auguriamo che quanto prima si possa arrivare a recuperare almeno parte dell’enorme mole di debiti maturata dai residenti.
Coloro che indebitamente non pagano le spese condominiali e le utenze, si ricordino, che ci sono una moltitudine di residenti virtuosi, che ogni giorno cercano di adoperarsi affinché tutti gli altri abbiano i dovuti servizi, a volte rimettendoci del proprio; se va bene poche decine di euro, quando va male (e purtroppo lo abbiamo visto) la propria incolumità. Anche voi siete responsabili di tutto questo!!!
ALTERNATIVA CIVICA
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