Buoni risultati dell’attività del Centro culturale Fonti san Lorenzo, ma resta il problema della tranquillità dei residenti

Il Centro Culturale Fonti San Lorenzo compie 25 anni dalla sua nascita e lo fa presentando i suoi numeri migliori: in un anno più di 13 mila ingressi. “Nei 6 mesi d’inverno, spiega Federico Marinelli, presidente dell’associazione, abbiamo registrato 6884 ingressi solo per la fascia di età per cui siamo in convenzione con il Comune e cioè dai 6 ai 22 anni: per 150 giorni di apertura significa che ogni volta c’erano 46 persone escludendo chi frequenta la sala prove musicale, dove si fanno dalle 80 alle 90 prove all’anno. Una ventina fissa di anziani che vengono a giocare a carte o a bocce, tutta quella miriade di persone che ci chiede il posto per compleanni, feste privati e le altre associazioni che di volta in volta ospitiamo perché noi siamo aperti a tutti e disponibili per tutti. Fra aprile e luglio, invece, le presenze registrate sono state 6515: siamo, per 85 apertura in questo periodo, a più di 77 persone al giorno tenendo presente che oltre a ciò il parco è quotidianamente, dalle 9 di mattina alle 20 di sera, frequentato da centinaia e centinaia di persone che non abbiamo mai contato.” Il segreto del successo per il presidente è che questo luogo, nato dal recupero di spazi urbani dismessi, ha saputo tener dentro tanto i neonati quanti i pensionati e gli anziani. “Siamo all’apertura della 4° stagione del Centro di Aggregazione giovanile – ludoteca  e non vogliamo un servizio mordi e fuggi tanto che proprio in questo ore l’associazione ha deciso di trasformare i contratti dei due educatori a tempo indeterminato entro dicembre pur con i pochi soldi che abbiamo dal Comune che ci copre il servizio solo per 9 mesi. Per il resto ci arrangiamo: con il 5 per mille siamo riusciti a migliorare il parco acquistando anche i cesti per la differenziata.” Tutto bello sicuramente ma è ancora vivo il ricordo della protesta di alcuni residenti in tema di sicurezza e di disturbo della quiete pubblica tanto che avevano chiesto anche di istallare delle videocamere di sorveglianza. “Non neghiamo che qualcuno possa far fatica di notte a prendere sonno per la frequenza un po’ rumorosa dei giovani al parco. Allora noi abbiamo cercato di aprire con loro un dialogo grazie anche al sostegno del vice comandante della Polizia Urbana e dell’Amministrazione ritenendo inutili le telecamere. Il problema è difficile da affrontare, confessa Marinelli, ma qui a differenza di altri luoghi, dove non c’è conoscenza diretta, c’è l’arma del dialogo perché tutti conoscono tutti. I vicini di solito sono infastiditi quando il centro è chiuso perché quando è aperto è più facile controllare la frequenza per cui semmai la proposta è quella di ampliare l’orario e di istallare un tendone dove stare quando è freddo o piove.” Il sindaco Fiordomo ha aggiunto che sono stati compiuti passi da giganti: “siamo partiti dalla richiesta delle telecamere, che sembrava essere un controllo repressivo, ad un percorso di dialogo e di responsabilità. La caratteristica importante di questo servizio è che è diventato il centro di aggregazione giovanile dell’intera città dove si sperimenta il dialogo fra generazioni.”

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/gruppi/giovano-centro.jpg

src=http://www.radioerre.net/notizie/images/articoli/uomini/federico

 

;

Lascia un commento