Falso manoscritto leopardiano: processo fissato a settembre 2016

Si terrà a Macerata il 22 settembre del 2016 il processo per il falso manoscritto leopardiano. Sul banco degli imputati Luciano Innocenzi, proprietario del manoscritto, e Luca Pernici, direttore degli Istituti  di cultura di Cingoli. I due dovranno rispondere del reato di detenzione, ai fini della messa in commercio, del manoscritto del Leopardi, “asseritamente autografo risultato essere un calco o comunque un fac-simile dell’originale”, posto all’asta alla Minerva Action di Roma al prezzo di 150 mila euro. Come si ricorderà il tentativo di vendere quello che veniva presentato come il terzo manoscritto autografo de “L’Infinito” venne stoppato dalla Soprintendenza archivistica del Lazio, in seguito ad una perizia, agli atti dell’inchiesta della Procura di Macerata. Il Gip, Domenico Potetti, ordinò, nella fase delle indagini, una perizia della celebre poesia affidandola al perito grafologo Maria Concetta Aquilino di Tolentino che confermo la non autenticità del manoscritto. Pernici e Innocenzi, rinviati a giudizio, hanno sempre dichiarato di aver agito correttamente e in buona fede.   

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