Quanto accaduto oggi in consiglio regionale è avvilente, secondo Elena Leonardi, capogruppo di Fratelli d’Italia e vicepresidente commissione sanità, il Pd ha dimostrato tutta la sua arroganza e ha disatteso le promesse fatte in campagna elettorale.
La maggioranza ha bocciato tutte le mozioni presentate da varie forze politiche di opposizione che intendevano salvaguardare i punti nascita delle aree montane e della città di Osimo. Ceriscioli è risultato irremovibile nonostante le proteste di molti cittadini che assistevano alla seduta, mamme incinte che sono venute dalle aree interne colpite dal taglio dei reparti di punti nascita.
Un forte segnale politico è scaturito dal fatto che tutte le opposizioni hanno votato compatte a favore della salvaguardia dei punti nascita e questo significa che il sessanta per cento dei marchigiani, rappresentato oggi dai gruppi di opposizione, è contrario alla chiusura di questi reparti.
Il Pd, minoranza nei territori, ha votato in aula anche la richiesta di sospensione della chiusura dei punti nascita almeno fino a che gli ospedali maggiori non siano veramente a norma ed attrezzati allo scopo. Fratelli d’Italia, assieme agli altri partiti di minoranza, chiedeva anche la deroga affinché venisse rispettato il Decreto Lorenzin che apre alla sperimentazione di punti nascita nelle aree interne anche in presidi che vedono meno di 500 parti annui.
Il rispetto dei parametri di qualità ed appropriatezza di punti nascita, come ad esempio San Severino , diventa carta straccia. Lo stesso dicasi per la Valmusone, da Loreto, Recanati , Osimo e dintorni occorrerà recarsi a Jesi o Ancona o Senigallia, di questo chi governa la Regione dovrà rendere conto ai cittadini.
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