Furti, truffe e spaccio di sostanze stupefacenti nell’attività dei Carabinieri di Osimo

In Castelfidardo: i militari della locale Stazione, anche grazie al supporto dei colleghi in turno dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Osimo, portavano a termine tre interventi risolutivi nell’ambito di importanti attività investigative:

  • alle ore 17:30 circa di ieri, i militari di Castelfidardo, a conclusione di indagini, deferivano in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di: “Furto in abitazione con destrezza – art. 624 bis del C.P.”, una nomade di etnia rom identificata per D.R.O. nata a Lugo (RA), Classe 1986, residente in Falconara Marittima (AN), coniugata, nullafacente, pluripregiudicata.

Dalle indagini di Polizia Giudiziaria emergeva che la donna in data 9 novembre scorso, presentatasi ben vestita e con modi affabili presso l’abitazione di un anziano 75enne in quella Via Isonzo, facendosi passare per impiegata di banca, riusciva a carpire la fiducia dell’uomo e ad entrare in casa chiedendo all’anziano 75enne di dover controllare il denaro custodito per verificare la validità delle banconote.

Con tale espediente, la zingara sottraeva all’anziano la somma contante di €. 700,00 per poi allontanarsi fugacemente con la promessa di ritornare appena ultimato il controllo, ma facendo perdere le proprie tracce.

La malvivente già nota alle FF.PP., grazie anche alla collaborazione della vittima, veniva riconosciuta e identificata attraverso l’individuazione fotografica.

Attualmente la zingara pluripregiudicata è attivamente ricercata, e, a seguito degli elementi raccolti e dell’accertata pericolosità sociale, a suo carico è stata richiesta alla competente A.G. l’emissione dell’Ordinanza di Custodia cautelare in carcere.

  • alle ore 19:00 di ieri, i medesimi militari procedevano a denunciare in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di: “Rapina aggravata in concorso e Lesioni personali – artt. 110, 628 comma 3° e 582 del C.P.”,

due giovani incensurati rispettivamente di anni 18 e 17 entrambi residenti a Castelfidardo. Il maggiorenne di origine albanese identificato per A.B. Classe 1997, spalleggiato dal minorenne 17enne, in data 2 settembre scorso, alle ore 23:50, in Via Ugo Bassi, consumavano una rapina ai danni di un giovane 24enne fidardense aggredendolo alle spalle e dopo averlo percosso con calci e pugni, gli asportavano un borsello contenente documenti, due carte bancomat e la somma contante di € 100,00, dileguandosi poi a piedi. La vittima si recava al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Loreto, ove veniva riscontrata affetta da “Trauma cranico” con prognosi di gg. 7.

All’identificazione dei due giovani rapinatori si è giunti dopo accurate indagini di Polizia giudiziaria e grazie al sistema di videosorveglianza del comune e dalle riprese di alcune telecamere private.

  • alle ore 21:00 di ieri, i carabinieri di Castelfidardo, deferivano in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di: “Violenza e Minaccia a Pubblico Ufficiale e Oltraggio a Pubblico Ufficiale – artt. 336 e 341 bis del C.P.”, un uomo identificato per Z.B., nato in Marocco, Classe 1984, residente in Castelfidardo, celibe, nullafacente, pregiudicato, in regola con il permesso di soggiorno.

Il marocchino, fermato durante un posto di controllo in località Campanari alla guida della propria autovettura Peugeot 306 di colore bianca, inveiva nei confronti dei militari operanti rivolgendo loro frasi minacciose ed offensive, mentre procedevano a contestare  più violazioni al C.d.S., ovvero la mancanza d’uso delle cinture di sicurezza, l’uso del telefonino alla guida del mezzo e il mancato rispetto dei limiti di velocità.

Pertanto, l’uomo veniva condotto presso la locale caserma e a conclusioni delle formalità di rito, veniva denunciato a piede libero alla competente Procura anconetana.   

In Loreto: alle ore 20:00 circa di ieri, i militari della locale Stazione, nel corso dei servizi preventivi per il controllo del territorio e degli esercizi pubblici, traevano in arresto per il reato di: “Furto aggravato in esercizio pubblico – artt. 624 e 625 del C.P.” un pluripregiudicato tunisino identificato per KALBOUSSI Hafed, nato in Tunisia, Classe 1993, residente in Porto Recanati (MC), senza fissa dimora, celibe, nullafacente, in regola con il permesso di soggiorno (allegasi foto).

Costui, alle precedenti ore 19:00 veniva individuato e notato aggirarsi con fare sospetto all’interno del Centro commerciale denominato “OASI Family” sito in Via Pizzardeto, mentre asportava abbigliamento e merce varia del valore complessivo di € 250,00 circa.

Il malfattore, dopo aver rubato la merce riusciva a superare agevolmente le casse e ad uscire dal supermercato dove però trovava ad attenderlo i carabinieri di Loreto che prontamente lo bloccavano e procedevano ad arrestarlo.

La merce recuperata veniva immediatamente restituita al responsabile del negozio, mentre l’arrestato veniva condotto in caserma per gli ulteriori adempimenti di legge.

Di quanto operato veniva data comunicazione al Sost.Proc. di turno Dott. M. FARNETI della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, che nel concordare l’avvenuto arresto del pluripregiudicato tunisino, disponeva la custodia dell’arrestato presso la camera di sicurezza della Compagnia di Osimo in attesa della traduzione ed il rito direttissimo fissato per la tarda mattinata odierna presso il Tribunale di Ancona.

In Osimo: nella serata di ieri, i militari della locale Stazione  a conclusione indagini, identificavano e deferivano in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di: “Truffa – art. 640 del C.P.” tale R.A., nato e residente a Taranto, Classe 1964, coniugato, nullafacente, pluripregiudicato.

Il pluripregiudicato tarantino lo scorso 1° dicembre, riusciva a truffare un giovane 37enne osimano, con cui pattuiva la compravendita di una Play Station 4 al prezzo di € 220,00, attraverso internet e sul noto sito www.subito.it. Dopo aver pattuito con la vittima ed aver incassato il pagamento della somma richiesta, il pluripregiudicato ometteva di spedirgli l’oggetto acquistato, rendendosi irreperibile.

Il malfattore, persona nota a Taranto, veniva individuato attraverso la propria carta bancomat e coordinate postali, risultato intestatario del conto su cui era confluita la somma di denaro e prontamente prelevata.

In Filottrano: alle ore 18:00 di ieri, i militari della locale Stazione, a conclusione indagini, deferivano in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di: “Simulazione di reato – art. 367 commi 1 e 2 del C.P.” due imprenditori filottranesi entrambi 50enni, coniugi conviventi e noti in pubblico, nonché titolari di una ditta locale.

Costoro in due occasioni avvenute nell’anno 2012 e nel corrente anno 2015, sporgevano denunce di furto contro ignoti, mai avvenuti, di vari mobili, materassi ed elettrodomestici dall’interno della loro ditta, traendo un ingiusto profitto lucrando sull’assicurazione per una somma totale di €. 45.000,00 circa oltre a beneficiare illegittimamente di vantaggi fiscali quali il mancato versamento di IVA, IRES e IRAP.

Le indagini di Polizia giudiziaria effettuate d’iniziativa dai carabinieri di Filottrano hanno comportato anche accertamenti fiscali consentendo di quantificare attraverso i furti simulati anche una consistente evasione fiscale.

In Numana: i militari della locale Stazione, nell’ambito dei servizi preventivi ed indagini di Polizia giudiziaria, portavano a termine due interventi risolutivi concludendo importanti attività investigative:

  • nella serata di ieri, a conclusione indagini, procedevano a deferire in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di: “Truffa – art. 640 del C.P.”, un libero professionista identificato per R.C., nato e residente a Roma, Classe 1975, coniugato, intermediatore finanziario.

Le indagini consentivano di accertare come l’intermediatore finanziario bancario, sfruttando la sua attività e conoscenza nel settore bancario, era riuscito, nel corso dell’anno, ad aprire numerosi conti correnti bancari online di svariati istituti di credito, intestandoli con documenti di identità falsificati ad ignare persone realmente esistenti e con una serie di bonifici da un conto all’altro e approfittando dei relativi fidi si impossessava della somma complessiva di €. 240.000,00.

L’indagine partita da una denuncia querela di un ignaro cittadino di Numana che si era visto recapitare un conto salato per un rientro capitale da parte di un istituto di credito, permetteva di scoprire l’infedeltà del truffatore e quantificare il danno.

  • i medesimi militari, alle ore 22:00 circa, nel corso dei servizi preventivi per il controllo del territorio, degli esercizi pubblici e della proprietà privata, individuavano e bloccavano nella frazione di Marcelli, un’autovettura sospetta Opel Corsa di core nera, che si aggirava lentamente nei pressi di alcune abitazioni disabitate. Il veicolo veniva prontamente bloccato con a bordo due marocchini residenti nella provincia di Fermo e identificati per: A.A. nato in Marocco, Classe 1984, residente in Fermo, celibe, nullafacente, incensurato; M.A., nato in Maroco, Classe 1973, residente a Porto San Giorgio (FM), celibe, nullafacente, pregiudicato.

Costoro, interpellati, non erano in grado di giustificare la loro presenza in zona e dunque venivano sottoposti a perquisizione sul posto, veicolare e personale, che dava esito positivo. Infatti i due marocchini venivano trovati in possesso di arnesi vari allo scasso sottoposti a sequestro, confermando il sospetto che i fermati erano in zona per consumare furti in abitazioni.

Pertanto i due soggetti venivano condotti in caserma e al termine delle formalità di rito deferiti a piede libero alla competente Procura di Ancona per il reato di: “Possesso ingiustificato di grimaldelli – art. 707 del C.P.”. A loro carico veniva altresì redatta la proposta per l’applicazione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio per anni tre dai comuni di Numana e Sirolo, inoltrata alla Questura di Ancona.

In Osimo: nella serata di ieri e nel corso dell’odierna notte, i militari in turno dell’aliquota radiomobile di Compagnia, nel corso del controllo del territorio ed alla circolazione stradale operavano tre interventi conseguenti all’abuso di alcol e guida in stato di ebbrezza nelle frazioni osimane dell’Aspio e di Osimo Stazione, con il conseguente deferimento in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per: “Guida in stato di ebbrezza alcolica – art. 186 comma 2° lett. B del C.d.S.” di tre osimani rispettivamente di anni 54, 48 e 45 anni, fermati e controllati a bordo delle rispettive autovetture ed in evidente stato di ebbrezza alcolica. Costoro sottoposti all’accertamento alcolemico risultavano positivi per il valore illegale di 1,02, 1,5 e 1,74 g/l. Pertanto le patenti di guida venivano ritirate e trasmesse all’U.T.G. – Prefettura di Ancona per i provvedimenti di competenza.

Infine si comunica che nell’arco del servizio sono state potenziate tutte le misure di sicurezza ed è stata attuata un attenta sorveglianza alla circolazione stradale durante la quale sono stati controllati complessivamente nr. 63 veicoli, nr. 75 persone ed elevate nr. 10 contravvenzioni al codice della strada per violazioni varie quali: omesso uso delle cinture di sicurezza, uso continuo e smodato del telefonino durante la guida, dimenticanza dei documenti di guida, divieto di sorpasso e violazione al semaforo rosso. Inoltre sono stati controllati nr. 20 persone sottoposte agli arresti e alla detenzione domiciliare e alla Sorveglianza Speciale di P.S., riscontrando nr. 2 infrazioni agli obblighi ella detenzione domiciliare con conseguente deferimento dei pregiudicati alla Procura di Ancona per i reati di: “Evasione – art. 385 del C.P. e Violazione della Misura di Prevenzione della Sorveglianza Speiale di P.S. – art. 75 del D.Lgs. n. 159/2011” .

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